Ivan Juric sembra transizione. E continua a non convincere. Ma lui va determinato. Per la sua strada. Come dimostra il caso Hummels, campione del mondo e fiore all’occhiello della campagna acquisti giallorossa che col nuovo tecnico continua a non trovare minimo spazio. Dall’alto dei suoi 35 anni gira e si gode la città, mette come sempre a disposizione il suo massimo professionismo, ma continua a far panchina. Lo vede centrale dei tre, il croato, ma in quella posizione per scelta tecnica è convinto che N’Dicka possa diventare uno dei più grandi. Nel frattempo è arrivata la vittoria, di misura e ancora una volta senza brillare, a sbloccare il contesto Europa League, ma già domani l’attualità narra Firenze e una classifica da risalire per tenere il passo dell’obiettivo stagionale, quella Champions che resta chimera e per vicissitudini, Friedkin che dovrebbero saperlo, ancor più complicata se si caccia una bandiera a cui hai affidato futuro e tre anni di contratto come De Rossi. Come se non bastasse la Fiorentina sta pian piano digerendo dettami Palladino, la Viola cresce, eccome. E arrivano risultati e gol a grappoli, come dimostrato i recenti successi nazionali e internazionali soprattutto i sei gol di Lecce. La buona news per la Roma è che dall’altra parte manca Gudmundsson, ma Colpani s’è sbloccato e Kean scalda ancora i motori. Per la Roma ancora 3421, sistema che non convince con catene non all’altezza: ancora assente El Shaarawy, fasce presidiate da Celik e contestato Zalewski. In mediana Kone e Cristante, sulla trequarti tornano Pellegrini e Dybala, davanti confermatissimo Dovbyk. La Roma e soprattutto questa Roma non convincono. Domani altro banco di prova importante.
Sport
26 Ottobre 2024
AS Roma, domani Firenze: tiene banco il caso Hummels