Il Consiglio comunale di Santa Marinella rinvia la votazione sulla variante urbanistica che avrebbe vietato la demolizione
di Marco Gubetti
SANTA MARINELLA (RM) – Fumata grigia ieri pomeriggio al Consiglio comunale di Santa Marinella. L’esame della variante urbanistica riguardante il Convento di Santa Severa, che ne avrebbe impedito definitivamente la demolizione, è stato rinviato a maggioranza dall’assemblea cittadina. Tutti i consiglieri che sostengono la Giunta Tidei (ai quali si è aggiunta anche la rappresentante di sinistra-sinistra Clelia Di Liello) hanno preferito approfondire una questione che resta assai spinosa, mentre un voto a favore di un immediato esame della proposta è venuto dai tre consiglieri di centrodestra presenti in aula ieri sera. Va detto che, a suggerire prudenza al Consiglio comunale, è arrivata nei giorni scorsi una lettera da parte del legale dei frati minori conventuali che assomiglia molto a una diffida. Nella missiva, infatti, l’avvocato dei religiosi – che la chiesa dell’Immacolata la vogliono demolire – spiega che in caso di “iniziative avverse” i suoi clienti saranno pronti a reagire. Il sindaco, Pietro Tidei – accogliendo il suggerimento del presidente del Consiglio, Emanuele Minghella – ha dunque proposto all’aula di prendersi uno o due mesi di tempo per studiare e allargare il progetto di variante presentato da centrodestra (a firma Fiorelli, Fantozzi e Fratturato) e Coalizione Futuro con Di Liello (che poi ha ritrattato). L’idea del sindaco è quella di coinvolgere la variante riguardante il Convento in un nuovo piano regolatore per Santa Severa anche l’area dell’ex polisportiva e i terreni agricoli della Regione presenti sul territorio della frazione. A questo punto occorrerà verificare quanta pazienza continueranno ad avere i frati, i quali puntano a demolire la chiesa e a vendere a una società costruttrice tutta l’area, che dunque finirebbe così per ospitare circa una decina di villette a schiera.