Sono questi i punti che deve fare la Lazio. O meglio, che deve continuare a fare un progetto come quello Baroni che ha prima stupito e poi continuato a convincere tutti. Lazio-Genoa? Da favoriti? Nonostante impegno del giovedì in Olanda in una fase a macrogirone d’Europa League che la Lazio sta dominando? Esattamente. Ed i biancocelesti, nemmeno stavolta, hanno tradito. La Lazio brilla davanti alla sua gente, un’altra vittoria convincente e strameritata, Grifone addirittura battuto tre a zero. Nonostante l’assenza di Zaccagni, chi la sblocca diventa il suo sostituto, il pupillo veronese di Baroni, quel Noslin che non sciupa alcuna chance e stavolta si inventa proprio da solo il gol del vantaggio nel primo tempo con una splendida azione personale. Nella ripresa nemmeno tutti questi rischi; gestione sì, ma al contempo la voglia di chiuderla. Tavares, a riposo in Olanda, solito trattore; Tchaouna può anche permettersi di sprecare il raddoppio, ma al tramonto subentrano quello d’esperienza, eccoli i soliti Pedro e Vecino tasselli sempre preziosi a chiudere e metter in cassaforte altri tre punti che accorciano la classifica dalle primissime posizioni e proiettano la Lazio al quinto posto momentaneo. Insomma, niente da aggiungere. Soliti sorrisoni, pacche sulla spalla, abbracci e soddisfazione di questo sorprendente inizio di stagione. Una sorpresa, forse, nemmeno più tale, questa Lazio. Per il Genoa, in netta difficoltà complice rosa ristretta e tanti infortuni, contesto complicato: vediamo se l’imminente avvento di Balotelli possa aiutare Gila a tirarsi fuori da sabbie mobili complicatissime. L’altro risultato della domenica alle 15, in chiosa, narra il pari quasi pirotecnico tra due squadre dei bassifondi sì, ma in ottima saluta: Monza e Venezia chiudono due a due.
Sport
27 Ottobre 2024
Sorrisoni Lazio, continuità e scioltezza: tris all’Olimpico, battuto pure il Grifone