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    Politica
    28 Ottobre 2024
    Ospedali che aprono, cantieri avviati e stanziamenti imponenti: gli effetti per la Tuscia nei due anni di mandato Meloni

    di Simona Tenentini

    VITERBO – Due anni di lavoro continuativo evidente dalla crescita del territorio: si può riassumere così il contenuto della conferenza di Fdi stamattina a Viterbo.

    All’incontro, cui hanno preso parte l’onorevole Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati; l’eurodeputata Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo; il capogruppo FdI alla Regione Lazio, Daniele Sabatini; il consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della Commissione Agricoltura; e il coordinatore provinciale Massimo Giampieri e numerosi amministratori locali, è stato tracciato il percorso dei due anni di mandato del presidente Meloni sia a livello nazionale che locale, con i risultati ottenuti e gli obiettivi da raggiungere.

    Una parentesi temporale caratterizzata dall'”avvio di riforme e cantieri attesi da decenni, oltre allo stanziamento di risorse economiche importanti: dalla manutenzione straordinaria delle rete viaria viterbese, per la quale sono stati improntati 12,5 milioni di euro, ai 16 milioni, di cui 11 per la Città di Viterbo, e 4 per Civita di Bagnoregio e Sutri, in occasione del Giubileo 2025 per arrivare agli ulteriori 11 milioni di euro per la messa in sicurezza dei luoghi di culto e siti di interesse storico culturale.

    “E’ opportuno sottolineare l’impegno profuso nella sanità – sottolinea Giampieri – evidente nei numerosi ospedali che stanno aprendo, a differenza del passato che invece si chiudevano.”

    Di particolare importanza, poi, alla luce delle 500 aziende agricole della Tuscia, i dieci milioni di euro stanziati per il dragaggio dei fondali e la messa in sicurezza della diga di Canino, con la risoluzione di un problema annoso che si trascina da tempo,e l’accordo per il recupero dell’ex Ospedale degli Infermi.

    “Ora avanti a testa bassa verso i prossimi obiettivi – concludono – la difesa del suolo dalle speculazioni energetiche, la decarbonizzazione, prevista nel 2025, ma da noi già ampiamente raggiunta e la “cura del ferro”, sempre promessa e mai realizzata.