VITERBO – Forza Italia ha da poco allargato ulteriormente i suoi ranghi: l’ha fatto accogliendo l’avvocato Giacomo Barelli, ex consigliere comunale “storico” per la città di Viterbo che nella sua carriera politica ha rivestito innumerevoli casacche.
Dalla Buona Destra di Filippo Rossi, passando per vari patti civici e avvicinando alla sinistra con Azione per Calenda (sul ultimo “lido” politico”), Barelli ha accumulato numerose esperienze di ogni colore. Resta tuttavia al centro dello scenario con il suo coinvolgimento direttissimo in Caffeina, qualcosa che più volte lo porto allo scontro diretto con l’ex sindaco Giovanni Maria Arena, anche lui forzista DOC.
“A volte ritornano – scriveva in un comunicato Barelli nell’agosto del 2023 – come nella raccolta di racconti horror del maestro Stephen King, ma non è sempre un bene. Personalmente, non ho mai sostenuto la Giunta Frontini. Tuttavia, vedere oggi contrapporsi a essa addirittura Giovanni Arena, rappresentante della peggiore amministrazione che Viterbo ricordi, mi preoccupa per la situazione politica della nostra città. Leggendo le continue critiche, prive di proposte costruttive, che giungono addirittura anche dal ‘redivivo’ ex sindaco (così si firma lui… generando nel sottoscritto la doppia sensazione del brivido lungo la schiena o del sospiro di sollievo), si percepisce che qualcosa nella nostra città stia andando storto. È ora di invertire la rotta”.
La rotta, tuttavia, Barelli sembra averla invertita entrando nello stesso partito di Arena. Forse per distruggerlo dall’interno, sta di fatto che alle prossime elezioni – se lo sposalizio dovesse durare – sarà davvero interessante vederli a braccetto, come la politica vuole.
A riguardare certe vicende avvenute tra le pareti di Palazzo dei Priori, però, sembra dura. Impossibile dimenticare i litigi che cinque anni fa erano “tipici” tra i due, soliti scambiarsi accuse, ma anche insulti (sempre soft, c’è da dirlo, ma onnipresenti).
Viene da chiedersi ora come Arena abbia preso l’arrivo del nuovo “coinquilino” in casa dei Berlusconiani, ormai orfani del loro leader e sempre più vicini alla sinistra con varie alleanze “multicolore” . In primis quella che ancora oggi vige in Provincia di Viterbo, dove Forza Italia procede a braccetto con il PD e con i “Frontiniani”.