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    Politica
    30 Ottobre 2024
    Caso Mencarelli a Santa Marinella, Fiorelli contro Minghella: “Non può parlare a nome del centrodestra”

    Per il capo dell’opposizione in Consiglio comunale “il presidente dell’assise cittadina sempre più spesso si arroga il diritto di assumere atteggiamenti verosimilmente di parte”

     

    SANTA MARINELLA (RM) – Sempre tesi i rapporti all’interno del Consiglio comunale di Santa Marinella. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra il sindaco Pietro Tidei e il consigliere di centrodestra, Roberto Angeletti, a proposito delle antiche vicende giudiziarie del responsabile Ufficio Lavori Pubblici, l’ormai famosissimo Ermanno Mencarelli (vedi articolo linkato qui sotto), sulla questione è voluto intervenire il presidente del Consiglio, Emanuele Minghella. “Vorrei fosse chiaro a tutti – ha dichiarato tra l’altro il presidente – che, con le sue affermazioni, il consigliere Roberto Angeletti si è posto al di fuori della comunità di tutto il Consiglio Comunale che sono certo condividere il mio sentire. Spetta però comunque a me, come presidente del Consiglio porgere le più sentite scuse al dirigente (Mencarelli, ndr) a nome di tutto il Consiglio rinnovandogli la piena fiducia”. L’intervento di Minghella non è piaciuto al capogruppo del centrodestra in Consiglio, Domenico Fiorelli, che così, oggi, ha voluto replicare con una nota non priva di spunti polemici. “Come capogruppo ritengo doveroso, in primo luogo, ribadire che i Consiglieri hanno ampia discrezionalità nello svolgimento del mandato ricevuto democraticamente dai cittadini. Appare evidente che, sempre più spesso, il presidente Minghella si arroghi il diritto di assumere atteggiamenti verosimilmente di parte, che esulano dalle proprie competenze, mentre sarebbe opportuno che parlasse solo relativamente alla propria sfera operativa e solo nel caso in cui fosse delegato dai propri consiglieri. Di certo non è mai stato autorizzato a parlare anche in nome e per conto dei Consiglieri del centrodestra in virtù di un sentire comune che suppone condivisibile con le minoranze. Facciamo nostro il richiamo a una più attenta cognizione dei fatti e delle parole, in particolare se lambiscono i diritti della persona, principio che deve essere applicato non quale eccezione, come sembra fare di solito una certa sinistra in favore dei propri amici e sodali, ma come regola assoluta valevole per tutti senza distinzione di appartenenza politica. In questa circostanza, il presidente Minghella che sale in cattedra per ricordare agli altri quei valori di decoro e dignità della persona e parla di diritto all’oblio, non solo appare inopportuno ma non fa altro che mostrare l’inconsistenza di parole dette fuori luogo. Senza entrare nel merito delle spiegazioni della normativa applicabile sulla vicenda Mencarelli – che lasciamo al sindaco -, sia consentita una considerazione: essere dalla parte della legalità, della giustizia e della trasparenza, non significa imporre la propria interpretazione della legge come veritiera a ogni costo, ma riconoscere e rispettare la competenza e la professionalità di chi, come il Prefetto,  si trova in posizione gerarchicamente superiore e adeguarsi alle disposizioni impartite. In ultimo, rivolgiamo al sindaco Tidei, al presidente Minghella e a tutti i Consiglieri di una maggioranza che non c’è più, l’invito a non  guardare la pagliuzza nell’occhio altrui, ma a soffermarsi piuttosto a valutare la trave nel proprio occhio: la cittadinanza non ha dimenticato quanto apparso, più di un anno fa, sui giornali, nei video e nelle intercettazioni e merita tutte quelle doverose risposte sui fatti di cronaca che, ad oggi, non sono ancora pervenute!”