L’ormai ex sindaco è stato il primo degli indagati ad essere interrogato dopo l’inchiesta Good Lobby
CECCANO – Nessuno vuole esporsi. A Ceccano non c’è più un’amministrazione dopo le dimissioni in massa dei consiglieri di maggioranza, sostenuta da opposizione e cittadini. “Dimissioni dovute”, è il commento della minoranza.
Il governo del centro destra con il sindaco, ormai ex, Roberto Caligiore, è stato travolto dall’inchiesta europea Good Lobby che, rispetto ai fondi del PNRR, ha fatto luce su un intreccio tra politica e imprenditoria diventato generatore di fatture/tangenti per oliare il sistema degli appalti sul territorio.
Caligiore è accusato di associazione a delinquere con finalità di corruzione e sottoposto a misure cautelari personali insieme ad altri 12 tra imprenditori e dipendenti comunali.
Caligiore è stato il primo ad essere ascoltato dal giudice del tribunale di Frosinone e si è avvalso della facoltà di non rispondere con riserva. Il suo avvocato ha spiegato che l’informativa è molto articolata e anche gli allegati richiedono un tempo congruo per essere approfonditi. Nelle prossime ore continueranno gli interrogatori.
Nel frattempo la società civile si interroga. Nel pomeriggio di oggi, 30 ottobre, è previsto un incontro pubblico promosso dal collettivo di giovani Ceccano 2030, che chiama a raccolta la cittadinanza per parlare di idee, proposte per il futuro della cittadina ciociara.