Un punto. Col sogno di portarne a casa tre. Quell’intera posta in palio accarezzata per larghi tratti della ripresa. All’interno della trasferta più lunga dell’anno, quella in SudTirol, quella che doveva significare continuità dopo il pari resurrezione di domenica, l’eroica resistenza durata sostanzialmente una gara intera nella sfida più complicata della stagione, quella contro la capolista, il Pisa di Inzaghi. Poco tempo per lavorare ma idee chiare: così Leandro Greco si sta giocando la chance più importante della carriera. E fin qui i risultati arrivano. Tanti infortuni ma piani precisi: così il Frosinone strappa il pari pure a Nord, contro quella che almeno al momento resta una diretta concorrente per uscire dalle sabbie mobilissime della classifica. Ai punti, forse, i padroni di casa, più rodati senz’altro ma soprattutto esenti da cataclismi come quei giallazzurri soggetti solo settimana scorsa a fallimento ed esonero del progetto Vivarini, avrebbero meritato qualcosa in più: sia a livello di gioco che di occasioni create. Ma Greco l’ha preparata bene, recupero Marchizza fondamentale e diventa proprio lui a sbloccare a sorpresa la gara in piena ripresa, all’ora di gioco, quel vantaggio ospite che spaventa i padroni di casa. Ad un quarto d’ora dalla fine però Odogwu riporta tutto in parità ed i padroni di casa rischiano pure di completare la rimonta, quando Masiello sfiora un vantaggio e fa tremare la retroguardia giallazzurra. Brivido sulla schiena ciociara, ma alla fine punticino continuità. Nel complesso gara preparata logisticamente da Greco, che nel primo tiene più il pallino del gioco e contiene gli strappi dei padroni di casa, ma nella ripresa comprende che il diesel avversario ne ha di più e alza il muro. Tra le note positive giallazzurre c’è senz’altro Cerofolini, altro recupero fondamentale, in questo caso tra i pali: sicurezza pura, altro che Sorrentino. Male, invece, i soliti: su tutti Darboe, ancora distratto, poco “grammaticato” tatticamente, superficiale e disordinato. Un punticino, in sintesi ed in chiosa, che fa bene. Ma non benissimo. Punticino continuità, ma serve di più. Soprattutto contro un avversario che naviga in zone playout. Giallazzurri ancora ultimi e da soli, fanalini a quota otto lunghezze. Ora qualche giorno a Frosinone, poi di nuovo partenza, stavolta verso il Sud: domenica la sfida a Catanzaro.
Sport
31 Ottobre 2024
Il mercoledì del Frosinone: equilibrio Greco, punticino continuità in SudTirol