I posticipi del giovedì del primo turno infrasettimanale della stagione 24/25 di Serie A sussurrano e narrano successi capitoli, spirando però venti completamente differenti. Vince la Roma, vince la Roma di Juric e questo fa decisamente più notizia. Col tecnico croato che respira e quantomeno fino al weekend salva la panchina. Uno a zero in una notte surreale all’Olimpico, una notte piena di Halloween spettri e fantasmi, alla fine Juric mata il suo Toro: vince ma non convince, stessa matrice Dinamo Kiev una settimana dopo, ci pensa Dybala a sfruttare al massimo una disattenzione granata nel primo tempo. Poi minimo di compattezza e disciplina, quel tanto che basta per chiudere varchi e portarsi a casa col punteggio minimo l’intera posta in palio. Fischiati Pellegrini e Cristante, non è certamente la prima volta. Atmosfera decisamente differenti, anzi diametralmente, quella in casa Lazio. Una Lazio che soffre tutt’altro che di vertigini, una Lazio che d’arrestare il suo passo prima sorpresa oggi realtà proprio non ne vuole sapere. Orchestra del gol e 5-1 pure in casa del Como: perfetto Baroni a gestire una creatura tecnicotatticamente così ben collaudata anche a livello di scelte, non solo umane, danzano e timbrano tutti, doppio Castellanos e doppio assist per Dia, senza il convalescente Zaccagni sul tabellino dei marcatori pure Patric e Tchauna, senza tesser ulteriormente lodi dell’eterno Pedro. Seconda giovinezza e Lazio terza in classifica scavalcando la Juve, in scia dell’Inter seconda 21-19 in concomitanza con realtà Atalanta e sorpresa Fiorentina, adesso sì creatura Palladino definitivamente sbocciata e decollata: basta Gosens, sbancato pure Marassi, uno a zero al Genoa e tre punti d’altissima quota.
Sport
31 Ottobre 2024
Serie A, successi capitolini: Juric respira, la Lazio vola altissima