Il disastro naturale peggiore della storia del paese
VALENCIA – Piogge torrenziali hanno devastato la Spagna. Le gravi alluvioni, tra martedì e mercoledì hanno provocato almeno 95 morti. Nella regione di Valencia, la più colpita, sono ripartite le ricerche delle persone che ancora risultano disperse. Lo ha riferito il Centro di Coordinamento delle Emergenze. Le ricerche si stanno effettuando tra le macerie e la coltre di fango. Il governatore della regione di Valencia, Carlos Mazón, ha riferito ieri sera che non ci sono più “persone soccorribili, visibili dall’alto”. Al momento il bilancio complessivo della Dana è di 95 vittime, di cui 92 nella regione di Valencia.Il disastro naturale peggiore della storia del paeseLa zona più colpita è quella di Valencia, dove mercoledì sera c’erano 115mila persone senza elettricità e almeno 120mila senza linea telefonica, oltre a migliaia di sfollati e decine di dispersi: i soccorsi stanno procedendo a rilento perché diverse località, anche nel resto della provincia, sono ancora allagate. Inoltre le strade sono interrotte o bloccate dalle decine di auto trascinate dal fango e accatastate sulla carreggiata. Le immagini riprese dai media locali mostrano una situazione disastrosa: l’acqua straripata da fiumi e torrenti ha provocato inondazioni nei campi, allagato intere località e interrotto la circolazione dei mezzi: i trasporti pubblici non funzionano, il collegamento ferroviario tra Madrid e Valencia è sospeso, così come quello tra Valencia e Barcellona, ed è molto complicato spostarsi anche in auto, visto che molte strade restano inagibili. Il disastro di questi giorni nella Comunità Valenciana e nelle zone limitrofe è il peggiore degli ultimi vent’anni e uno dei più gravi degli ultimi decenni, assieme all’alluvione del Vallès, nell’area Barcellona, dove nel settembre del 1962 morì un migliaio di persone, e allo straripamento del fiume Turia, che nell’ottobre del 1957 provocò 87 morti sempre a Valencia. Già mercoledì il governo locale era stato criticato per i presunti ritardi nell’allerta alla popolazione, che è stata avvisata con il sistema di allarme pubblico solo martedì sera, nonostante già alle 7:30 del mattino l’agenzia statale di meteorologia (Aemet) avesse emesso un’allerta rossa – per i rischi più gravi – per la zona costiera della città, poi estesa a tutta la provincia. Il governo centrale spagnolo ha attivato un gabinetto di crisi, mentre sono stati proclamati tre giorni di lutto ufficiale. È previsto che giovedì i temporali perdano di intensità, ma resta un’allerta gialla sia per la Comunità Valenciana che per la Castiglia-La Mancia, oltre che per Andalusia, Estremadura, Catalogna e Ceuta.