A Napoli è tornato entusiasmo dilagante. Antonio Conte ha ricompattato prima e ricostruito poi, aiutato da ferme volontà e investimenti ADL, una squadra capace fin qui di comandare la Serie A, in testa in solitaria a 25 punti a +4 dai campioni d’Italia in carica dell’Inter. Al centro del progetto è tornato tremendamente uno di quelli che il tecnico pugliese ha da sempre, sin dai primissimi giorni, ritenuto e reputato incedibili. Quel Kvara che, post decimo posto e senza Conte, ambiva al trasferimento, sostenuto e proposto dal suo entourage ai club più importanti d’Europa. A dispetto del fronte Osimhen, su Kvara però il Napoli non ha mai voluto sentir nulla: contratto fino al 2027, non si muove. Ferma la volontà Antonio, forte del contratto ADL. Il georgiano ha capito l’importanza che rivestiva nelle idee del nuovo tecnico ed assuefatto e stimolato è tornato ai suoi massimi livelli dopo annata complicatissima, anche a livello personale. Bene. Il Napoli ha apprezzato. E ora vorrebbe migliorare quel contratto che, arrivato da semisconosciuto nell’estate 2022 prima di prendersi Scudetto e luci della ribalta tra i protagonisti assoluti, il suo entourage ambisce a strappare. Le richieste sono altissime: storicamente 8 milioni. Ma l’apertura adesso è finalmente totale, da entrambe le parti. Gli azzurri offrono 5.5 a salire. L’impressione è che sul netto si troverà un punto d’incontro. Il nodo, più che diritti d’immagine da sempre prerogativa ADL, diventano clausola rescissoria e commissioni agli agenti, molto onerose. Sul fronte clausola la richiesta dei procuratori è di 80 milioni, il Napoli non ne vuol sentir parlare per meno di 110. Serve tempo, ancora e ancora. A dispetto di un discorso Meret per cui il percorso verso la fumata bianca sembra molto più in discesa. Ma l’impressione e la netta sensazione è che finalmente i ghiacci si siano sciolti e un giorno, lavorando, si possa anche qui arrivare alla fatidica stretta di mano.
Sport
1 Novembre 2024
Napoli, rinnovo Kvara: segnali di distesa, filtra ottimismo