VALENCIA – Mentre il bilancio sale ancora, con 158 morti totali registrati in queste ore e sempre più dispersi nel territorio spagnolo colpito dalla violentissima alluvione, aumenta anche la ricerca di un “colpevole” da parte degli abitanti di Valencia.
Tra le molte speculazioni, anziché guardare al cambiamento climatico – come sottolineato dalla presidente della commissione europea Ursula von Der Leyen, crescono le speculazioni verso altre ipotesi un po’ più “complottistiche”. Nello specifico si starebbe ora guardando al Marocco, come riporta anche l’agenzia meteorologica spagnola “El Tiempo”.
Stando a quanto riportato, il Marocco sarebbe impegnato in progetti di “cloud seeding”, ovvero l’inseminazione artificiale – per così dire – di nuvole attraverso tecniche utilizzate anche in altre parti del globo per far piovere dove più c’è necessità.
L’attuazione di questi progetti suscita sospetti nella regione, soprattutto nelle zone vicine come il sud della Spagna. L’alterazione del clima in maniera artificiale, come riporta El Tiempo, potrebbe causare pioggia incontrollata anche al di fuori delle zone dove invece sarebbe necessario provocare precipitazioni.
“Secondo alcuni esperti – scriveva El Tiempo addirittura due mesi fa – i cambiamenti climatici possono causare un aumento dei fenomeni meteorologici estremi, come tempeste, fulmini, grandinate e persino tornado. Va considerato il possibile conflitto geopolitico che potrebbe insorgere tra gli Stati interessati, come Spagna e Marocco, a causa dell’alterazione delle condizioni ambientali dovuta alla decisione di un singolo Paese”.
Accuse che non potranno di certo passare inosservate e che, si presume, potrebbero portare ora a delle indagini per comprendere effettivamente se il cloud seeding abbia potuto alterare il clima fino a questo punto.