Un punto agrodolce per il Latina Calcio. Quello di Biella, sede e dimora della Juventus Next Gen, resta un punticino che contribuisce a muovere la classifica e proiettare fin qui lo score dell’appena insediato tecnico Boscaglia ad una vittoria, una sconfitta e un pari. Ma contro chi riveste ruolo di fanalino di coda, inutile nascondersi, qualcuno ambiva a di più, decisamente di più. Ma in questo momento, forse, l’esperienza di un condottiero così navigato come il neo allenatore nerazzurro, suggerisce quanto e come effettivamente ogni raccolto seppur minimo faccia sempre brodo. Soprattutto per un club ereditato in un contesto così complicato, tra ultimo posto e maxi contestazione a proprietà e società, considerata quella che fino a 10 giorni fa era una vera e propria crisi di risultati per cui pagò inevitabilmente Mister Padalino. Tra defezioni, difficoltà e incertezze, anche quando classifica e obiettivi avrebbero suggerito necessità d’assaltare i giovani bianconeri, l’impostazione di Boscaglia resta all’ordine dell’equilibrio, condizione sine qua non per costruire la rinascita nei prossimi mesi, quindi un 3421 di matrice particolarmente italiana all’insegna di copertura e densità, con fase di non possesso chiaramente a cinque. Improta deve ancora prendere la condizione, Ricciardi pimpante ma senza incidere, positivo solo rivelazione Anghelè. Gara tra l’altro tutt’altro che che tranquilla: particolarmente nervosa, nel finale espulso Montero. Alla fine entrambe avrebbero potuto vincere la partita, una partita di pieno equilibrio e non a caso chiusa a reti inviolate: chiaro che chi l’avesse sbloccata avrebbe dettato ben altro tipo di legge. Così non è stato: il Latina non rischia, non soffre, ma nemmeno la porta a casa. Sedicesimo posto in classifica e pieno mucchione play-out. Undici punti all’attivo. E prossimo sabato s’alza ulteriormente l’asticella: al Francioni arriva il Sorrento, ottava forza del campionato.
Sport
4 Novembre 2024
Latina Calcio, ancora mucchio playout: a Biella solo un punticino agrodolce