LATINA – La Guardia di Finanza di Latina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due funzionari della Camera di Commercio locale. I due sono indagati per presunta corruzione continuata e truffa aggravata, con accuse legate a irregolarità e abusi nella gestione delle pratiche amministrative.
I dettagli delle indagini
L’operazione è frutto di un’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Latina, che ha raccolto elementi di prova riguardo a un presunto sistema di corruzione che coinvolgeva direttamente i due funzionari. Secondo le ricostruzioni, i due indagati avrebbero chiesto compensi illeciti in cambio di accelerazioni e agevolazioni nelle procedure amministrative legate a cessioni di quote societarie, cambi di sede legale, depositi di bilanci e altri adempimenti presso il registro delle imprese.
Uno dei funzionari avrebbe individuato potenziali clienti interessati a un iter accelerato e sicuro, proponendo loro un servizio “privilegiato”. Successivamente, le pratiche venivano gestite dal secondo funzionario, che, a fronte del compenso concordato, preparava la documentazione e assicurava una rapida conclusione della pratica.
Il sistema dei compensi extra
Dalle indagini è emerso che i professionisti, attratti dalla garanzia di ottenere risultati certi in tempi rapidi, erano disposti a versare un ulteriore compenso ai funzionari, aumentando così i costi per i clienti oltre alle normali spese di segreteria e tasse camerali. Questo sistema di “compensi extra” avrebbe creato un circuito di utenti fidelizzati, che trovavano vantaggi concreti in termini di rapidità, ma contribuivano ad alimentare un sistema di irregolarità.
Accuse di truffa e false presenze
Uno dei due funzionari risulta anche accusato di truffa aggravata per false attestazioni di presenza in servizio. Gli inquirenti avrebbero accertato che, nonostante risultasse ufficialmente al lavoro, l’indagato si trovava in altre località, in situazioni non riconducibili a esigenze professionali.
L’impegno della Guardia di Finanza contro la corruzione
La Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria di Latina hanno sottolineato come questi comportamenti siano dannosi per la collettività, non solo per l’aggravio dei costi dei servizi pubblici, ma anche per la violazione del principio di equità e trasparenza nella pubblica amministrazione. La corruzione compromette il funzionamento imparziale degli uffici pubblici, danneggiando i cittadini e le imprese oneste che subiscono ritardi e ostacoli nei loro adempimenti.
Va ricordato che le misure cautelari sono state disposte nella fase delle indagini preliminari e che, fino alla conclusione del processo, vige la presunzione di non colpevolezza per i due funzionari indagati.