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    Cronaca
    6 Novembre 2024
    Roma – Giovane imputato per maltrattamenti in famiglia, assolto perché il fatto non sussiste

    ROMA – La prima Sezione penale del Tribunale di Roma in composizione collegiale (presidente Massimiliana Battagliese, Giudici a latere Giulia Cortoni e Francesco Salerno) con una decisione equilibrata e di impronta garantista ha assolto l’imputato con la più ampia formula di giustizia perché “il fatto non sussiste”.

    La difesa del giovane incensurato imputato di gravi reati del cosiddetto “codice rosso” per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, rappresentata dall’avvocato Mario Antinucci e dall’avvocato Lorenzo Litterio entrambi del Foro di Roma, con una serrata arringa ed a valle di analitiche consulenze tecniche versate in atti, ha replicato alla requisitoria del pubblico ministero che aveva chiesto una severa condanna alla pena detentiva inframuraria.

    Come noto il reato in questione è stato modificato da ultimo dalla Legge n. 69/2019 – cosiddetto “codice rosso” – che ne ha aumentato considerevolmente la pena (oggi da 3 a 7 anni di reclusione nell’ipotesi semplice, suscettibile di aumenti in caso di aggravanti).

    Il Collegio ha consentito il più ampio contraddittorio delle parti nella formazione della prova, ha quindi accolto le deduzioni della difesa dei penalisti romani fondate in via principale sulla inattendibilità delle accuse mosse dalla presunta vittima dei delitti contestati dalla pubblica accusa che si è costituita parte civile nel giudizio penale, con la richiesta di una notevole somma di denaro a titolo risarcitorio.