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    Cronaca, Cultura e Spettacoli
    7 Novembre 2024
    Alberi monumentali: Priverno tra le città italiane con più patriarchi verdi

    PRIVERNO – “Ricchezza verde” in Italia: Priverno tra le città con più alberi monumentali a livello nazionale.

    In questi giorni, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha reso disponibile sul proprio sito l’Elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia.

    Nel 2024 sono stati inseriti 404 nuovi esemplari, mentre 37 alberi sono stati esclusi dall’elenco per morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico. Con queste modifiche, il numero totale di alberi o sistemi omogenei di alberi protetti e valorizzati sale a 4.655 unità.

    Le specie arboree monumentali più numerose sono la roverella (614 esemplari) e il faggio (243 esemplari); le regioni con il maggiore numero di alberi monumentali sono il Friuli – Venezia Giulia (511 esemplari), la Lombardia (431) e la Sardegna (426 esemplari).

    I Comuni d’Italia dove è stato censito il maggior numero di patriarchi verdi sono Napoli (53 alberi), Caserta (51 alberi), Trieste e, appunto,  Priverno (48 alberi).

    Gli alberi monumentali si caratterizzano per il loro valore biologico ed ecologico, storico e culturale, oltre che per la  rarità e il ruolo che svolgono come habitat per alcuni animali.

    Tra i nuovi aggiunti all’Elenco ufficiale troviamo per il suo valore ecologico, la sua età di circa 900 anni e la sua rarità botanica, il castagno nel comune di Grosio (SO); il balga, situato presso l’Orto Botanico della Reggia Borbonica di Portici (NA), è una pianta originaria dell’Australia, con un’età superiore ai 200 anni, nota per la sua crescita estremamente lenta. C’è anche l’olivastro di Castelsardo (SS), che può ospitare fino a 200 persone sotto la sua chioma, e il leccio di Bagno a Ripoli (FI), si distingue per la sua chioma ampia e il portamento elegante.

    L’Elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia è frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, dalla Direzione generale delle foreste del Masaf, dai Corpi e Servizi forestali regionali e delle Province autonome e dai Comuni.