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    7 Novembre 2024
    ATP Finals 2024, fuori i sorteggi: Sinner da una parte, Alcaraz dall’altra: Jannik parte con De Minaur

    Ci siamo. Dopo aver saltato i Masters 1000 Bercy di Parigi, Jannik Sinner è pronto a tornare in pista. Il numero uno al mondo adesso punta uno degli appuntamenti più prestigiosi del mondo tennistico, il più importante per tradizione a fine annata. Accolto con grande entusiasmo al Media Day, giovedì costituiva il giorno stabilito, la prima data in cui assaggiare ed entrare in clima delle ATP Finals, ancora a Torino, come l’anno scorso. Arrivato in Piemonte, l’altoatesino è stato omaggiato ed affettuosamente assaltato dalla folla pazza di lui, dai suoi tifosi, dai sostenitori azzurri, che per la prima volta nella storia godono un loro tennista numero uno al mondo. Prima la sfilata all’insegna di cori ed ovazioni sul blu carpet di Piazza Carlo Alberto, poi l’incontro e la cerimonia con gli altri grandi rivali e campioni al Teatro Carignano per il consueto Meet the Champions. Il giovedì rappresentava quindi il primo giorno in cui proiettare mente, passione e attenzioni alla manifestazione che decollerà nel weekend, torneo che Sinner continua a sognare ed in cui quest’anno punta sì senz’altro ad arrivare fino in fondo, ma scrivendo magari una ed un finale differente, a dispetto della passata edizione quando Djokovic spiegò a tutta Italia quanto e come sia ancora tutt’altro che al tramonto della stellare carriera, conquistando il titolo davanti a tutta Torino. Giovedì era tempo di sorteggio e così è stato. Due gironi da quattro per arrivare al percorso finale. La buona notizia, stando alle estrazioni, è che quantomeno ad inizio torneo Jannik Sinner eviterà Carlos Alcaraz. Sono chiaramente loro i due favoriti, sono chiaramente loro senza prenderci in giro quelli che tutto il popolo del tennis aspetta di vedere in finale, per rivincite e controrivincite e le già mille battaglie generazionali, tra China Open e gli spettacoli extralusso in Arabia Saudita. Non c’è infatti Djokovic, un’assenza che pesa, quella del campione in carica, che non potrà infatti difendere il titolo conquistato dodici mesi fa. Nole ha dominato le copertine degli ultimi giorni, con una scelta, quella di non partecipare, che ha sorpreso e stupito un pochino tutti. Prima il silenzio, poi il misterioso infortunio, fino all’annuncio sui suoi profili social: «“È un onore qualificarmi alle Nitto Atp Finals di Torino. Avrei davvero voluto esserci, ma a causa di un infortunio non potrò giocare la prossima settimana. Chiedo scusa a tutti quelli che speravano di vedermi. Auguro a tutti i giocatori un fantastico torneo. Ci vediamo presto» si limiterà a spiegare. Ecco che dunque tutti, col dispiacere di non poter godere dell’eterno ponte tra le due ere, quella tra Federer e Nadal e quella destinata a dominare il prossimo decennio proprio tra Sinner ed Alcaraz, aspettano un altro confronto generazionale tra l’asso italiano e quello spagnolo. Jannik resta il quarto italiano in singolo alle ATP Finals, storico e prestigioso appuntamento di fine anno: prima di lui soltanto leggende come Panatta e Berazzutti, ma solo martello Berrettini nei suoi anni prime regalò il primo successo al Bel Paese in quel di Londra 2019. Per Sinner sarà il terzo appuntamento a questi livelli, il terzo tentativo. Dalla sconfitta dell’anno scorso che segnò l’inizio, perché i veri campioni sanno apprendere e far tesoro, di un’era o di un’annata storica, straordinaria, stellare, quella che significò Coppa Davis, Australian Open e US Open. E quest’anno Jannik debutterà con De Minaur, l’australiano che proprio qualche settimana fa eliminò Cobolli: Jannik può riscattare il giovane capitolino. L’altoatesino è stato sorteggiato nel primo girone, il gruppo intitolato a Nastase; con lui il più complicato a Medvedev, ma occhio anche all’americano Fritz. Con Medvedev, anche se rievocano straordinarie memorie di svolte australiane, i precedenti narrano sette a sette; dominante il percorso e lo storico con De Minaur con un super sette a zero, con Fritz invece pochi match ma score avanti due a uno. Dall’altra parte quindi, nel secondo raggruppamento quello dedicato a John Newcombe, meno graduazione e più equilibrio dietro Carlos Alcaraz, che affronterà Zverev, Ruud e Rublev. Jannik inizierà proprio con l’australiano: prima gara e debutto ATP Finals 2024 previsto domenica alle 20.30. Non sarà però chiaramente l’unico azzurro in campo, anche se gli occhi e la storia son sempre tutti rivolti al singolo. Ci sarà anche il doppio, come tradizione. E l’Italia si ripresenta con una coppia che tanto bene ha fatto e continua a fare nel 2024, Bolelli e Vavassori. I due debutteranno lunedì, sfida a Bopanna ed Ebdev in programma alle 18.