Passa il tempo ed il club ha voltato pagina, le tematiche all’ordine del giorno classifica e ambizioni alla mano dovrebbero trattare altro, ma mediaticamente fa ancora discutere quanto successo nella gestione precedente. Come noto, la Ternana da mesi è ripartita dalla famiglia D’Alessandro, imprenditori capitolini, famiglia che fino a tempo fa deteneva possesso quote dell’Ascoli. Il progetto tecnico è ripartito e la squadra naviga al terzo posto in classifica del girone B di Serie C nonostante due punti di penalizzazione scaturiti che mancato pagamento rata Irpef entro settembre, sentenza contro la quale la proprietà ha già presentato ricorso e per mostrare serietà e disponibilità ha già provveduto a pagare altresì le stesse rate scadenza dicembre. L’ambizione resta cavalcare l’alta classifica e duellare contro compagini del calibro di Pescare e Torres, rispettivamente capolista e seconda forza del raggruppamento. Ma quanto vissuto nella stagione 2023/24, in città, continua a far discutere, chiacchierare. Continua ancor di più a tener banco. Per quanto grottesche siano state vicende societarie che, ascoltando volume della tifoseria e della città, abbiano indelebilmente macchiato l’immagine dello storico club rossoverde. Nel 2023 il passaggio da Bandecchi, oggi Sindaco di Terni, a Guida. Ma ciò che fece clamore e scalpore fu l’idea e la scelta dell’ormai ex patron di affidare parte operativa e dirigenziale, sostanzialmente quindi al fine di farsi spalleggiare da qualcuno ai tempi descritto come figura d’esperienza nel mondo dello sport nonostante irreparabili e disastrosi danni commessi durante la gestione da proprietario della Sampdoria, a Massimo Ferrero. Il “Viperetta”, immortalato più volte a Terni ed in particolare al Liberati, fu poi rispedito al mittente da Guida che, condizionato dalla sommossa generale, decise invece di tornare sui suoi passi e rompere ogni tipo di legame d’affetto o stima e/o soprattutto in questo caso rapporto lavorativo col folkloristico ex patron blucerchiato. Che negli ultimi giorni e nelle ultimo ore è tornato però mediaticamente a tuonare, attaccando Guida, suggerendo come e quanto gli furono garantite carta bianca, carte di credito, autista e tutto il necessario per tornare ad assumere stavolta in vesti dirigenziali un ruolo operativo nel mondo del calcio, salvo poi sentirsi tradito. Sostiene come e quanto abbia lavorato per dieci giorni alle dipendenze dell’era Guida, senza mai esser stato però pagato. Una furia. E fa discutere. Ed in qualche modo restano vicende che macchiano. E fanno evidentemente male, secondo la tifoseria, all’immagine del club. Il Viperetta ha tuonato. Altro che presente, futuro e ambizioni: in città non si parla d’altro.
Sport
7 Novembre 2024
La Ternana e quel grottesco passato ancora all’ordine del giorno: Ferrero contro Guida, in città non si parla d’altro