Adesso sì. La notte della resurrezione. Perché Milano ha battuto ancora una volta Madrid, nell’arco della stessa settimana da glorie del e nel Vecchio Continente. Dopo l’impresa del Milan di Fonseca al Bernabeu in Champions, anche nel Basket l’antica Mediolanum ribalta ogni pronostico e trionfa contro i campioni della Capitale spagnola. Il trionfo stavolta, nella notte del giovedì, è tutto quello targato Olimpia, che batte in Eurolega il Real Madrid col punteggio di 85 a 76. Una vittoria straordinaria che sa e può significare svolta stagionale, a livello europeo ma non solo. Soprattutto dal punto di vista ambientale: Milano meritava di ritrovarsi, di ruggire, tutti insieme, al Forum di Assago. Un ruggito che s’è sentito forte e chiaro per tutta Europa e che francamente, proprio per la stagione Armani, vale molto più di scalare una classifica con quella che resta soltanto la terza vittoria dell’annata Eurolega, fin qui. Continuità post derby sul Bologna, ma questa vale chiaramente molto di più. Perché l’avversrio era di livello nettamente superiore. Notte e scenario erano da copertine e prima pagina, quella che Milano s’è straordinariamente riconquistata. E l’ha fatto evidentemente scavando in se stessa e ritrovando squadra, quel concetto di squadra davanti a tutti i singoli, perché solo col collettivo (come per matrice e natura degli sport di squadra, ndr) si possono raggiungere imprese così galattiche. Ecco perché stavolta non è solo Mirotic, anzi, non è proprio lui che prende le copertine. Le prestazioni d’autore sono quelle di Dimitrijevic, letteralmente scatenato con 22 punti, prestazione stellare tra l’altro anche fronte altruismo a suggellare e fornire piattaforme assist a Leday, che mette a segno tre triple sontuose nei momenti più decisivi del match. Il tutto in una notte condita dalla cerimonia per Chacho Rodriguez. Sentimento Olimpia. Adesso sì: questa è Milano, resurrezione.
Sport
8 Novembre 2024
Ruggito Olimpia, la resurrezione: Milano battè ancora Madrid, svolta 24/25?