L’aumento sarà di 20 euro in un anno per redditi da 10 mila euro, per i redditi da 25 mila euro, fino a 50 euro sempre all’anno. la rabbia di Fratelli d’Italia
CIVITAVECCHIA – Venerdì scorso, l’aula consiliare Pucci ha ospitato un nuovo consiglio comunale in cui è stata discussa una serie di delibere, tra cui una controversa decisione sull’aumento dell’aliquota comunale dell’addizionale Irpef.
La misura, che verrà formalizzata nel 2025 ma sarà percepita dai cittadini solo l’anno successivo, prevede un incremento dell’aliquota al massimo consentito dalla legge, pari allo 0,8%. Tale provvedimento graverà sui contribuenti locali, con un impatto stimato di 20 euro annui per chi ha un reddito di 10 mila euro e fino a 50 euro per chi dichiara 25 mila euro.
L’assessore al bilancio, Florinda Tuoro, ha dichiarato che l’aumento si rende necessario per dare continuità alla politica finanziaria avviata dalla precedente giunta, cercando di bilanciare le finanze locali dopo una perdita significativa di entrate. Il sindaco Marco Piendibene ha sottolineato che il comune non potrà più beneficiare dei 7 milioni di euro annui derivanti dall’Imu dell’Enel, una perdita che grava in modo considerevole sul bilancio cittadino.
Le reazioni da parte dell’opposizione non si sono fatte attendere, in particolare da Fratelli d’Italia, che ha espresso una dura critica alla nuova giunta di sinistra guidata dal sindaco Piendibene. In un comunicato ufficiale, Fratelli d’Italia ha denunciato l’incremento delle tasse, definendolo un attacco diretto al potere d’acquisto dei cittadini di Civitavecchia, in particolare lavoratori e pensionati, che dovranno far fronte a una riduzione del reddito disponibile. “Un pessimo inizio per la giunta Piendibene”, hanno commentato i rappresentanti del partito, evidenziando come l’incremento dell’Irpef sia stato approvato “con arroganza”, senza un passaggio preventivo in commissione consiliare bilancio.
L’opposizione ha inoltre puntato il dito contro la mancanza di un dibattito in consiglio comunale su decisioni di rilievo, ricordando che anche il provvedimento di revoca dell’adesione alla Provincia Porta d’Italia era stato adottato in modo unilaterale, con i soli voti della maggioranza. Per Fratelli d’Italia, la nuova amministrazione dimostra un approccio rigido e poco lungimirante, privilegiando soluzioni semplici come l’aumento delle tasse invece di considerare alternative che avrebbero potuto richiedere maggiore impegno e capacità di gestione.
Il partito di opposizione si dichiara inoltre preoccupato per il futuro, poiché, come anticipato dall’assessore Tuoro, l’aumento dell’Irpef potrebbe non bastare a risanare completamente le finanze comunali, lasciando aperta la possibilità di ulteriori tagli, compresi quelli ai servizi pubblici locali. Fratelli d’Italia teme che queste misure finiscano per penalizzare ulteriormente i cittadini, compromettendo la qualità della vita a Civitavecchia.
L’opposizione conclude con un appello alla cittadinanza e alle forze politiche, affermando la volontà di continuare a rappresentare gli interessi dei civitavecchiesi, proponendosi come una voce critica e costruttiva per costruire una Civitavecchia migliore. “Non ci rassegniamo a questa visione della città come periferia di Roma”, affermano i rappresentanti di Fratelli d’Italia, impegnandosi a contrastare ogni scelta che ritengono dannosa per i cittadini e promettendo di farsi portavoce delle necessità dei lavoratori e dei pensionati in consiglio comunale e nelle sedi istituzionali.