Il derby della Mole, quantomeno in casa Vecchia Signora, si dimostra ancora e sempre tremendamente bianconero. La Juventus rispetta i pronostici e batte due a zero il Torino di Vanoli, portandosi a 24 successi negli ultimi 31 anni di sfide domestiche, per i granata solo sei pareggi e una vittoria. Un dominio, dunque, sostanzialmente incontrastato. Nella storia che si ripete e da quest’anno porta ancora la firma di Motta: prestazione importante, solida, entro la quale escono trame frizzanti e sempre più evolute, il cocktail perfetto per cui è stato scelto proprio l’ex tecnico del Bologna. Mantener mentalità e solidità bianconera, ma all’interno della quale esplodere contemporaneità, quel passo coi tempi di cui Allegri fu tacciato di non seguire. Sblocca Weah, sorpresa dell’anno; Juve che gestisce, tesse e palleggia, ficcante; nella ripresa entra jolly Conceicao che confeziona un cioccolatino che stavolta tocca ad Yildiz valorizzare, colpo di testa e linguaccia nel giorno del cinquantesimo dell’idolo Del Piero. Toro a picco, senza Zapata: davanti, complice l’assenza di Adams stesso, ben poco fertile, effettivo o pungente. Se la Juve trova un’altra vittoria a porta imbattuta e la crescita del progetto e trasformazione Motta procede senza troppi imprevisti, lo stesso non si può dire di Fonseca e del suo Milan che, pochi giorni dopo la stellare e strepitosa vittoria di Madrid inciampa anche a Cagliari palesando un trend tutt’altro che da primissime posizioni da vertice. E anche oggi usciti tutti i motivi. Solidità, quel concetto ancora sconosciuto. Finalmente Leao, doppietta; buono l’esordio dal primo di Camarda ma segna subentrante Abraham. Ma dall’altra parte il Cagliari passa e rimonta, senza mai mollare: a sorpresa segnano i fluidicanti, prima Zortea poi clamorosamente doppio Zappa, che la riprende alla fine, fa esplodere il popolo sardo e salva la panchina di Nicola. Incredibile e pirotecnico tre a tre, tanto amaro in bocca per Fonseca e per il suo Milan che resta dietro. Ad aprire il sabato il successo esterno del Parma a Venezia: due a uno firmato Valeri e Bonny. Nota di merito al club emiliano: nel momento di difficoltà ha saputo sostenere quel Pecchi che li ha riportati su, e adesso grazie a quel tipo di solidità e fermezza raccolgono i frutti del serio lavoro. Domani l’ultima domenica di A prima della sosta: in campo riflettori sulle romane, di sera confluirà tutto sullo scontro diretto, seconda contro prima col ritorno di Conte a San Siro per Inter-Napoli.
Sport
9 Novembre 2024
Continuità Juve, Milan ottovolante: Mole ancora bianconera, Fonseca riacciuffato a Cagliari