VITERBO – “La minoranza ci ha dato la grande opportunità di raccontare il PNRR, non tanto all’interno di quest’aula, ma soprattutto fuori e aiutarci a chiarire anche una serie di informazioni che non se non vogliamo definire false vogliamo definire assolutamente confuse diffuse nei mesi”. Chi parla è la sindaca Chiara Frontini al termine della seconda giornata dedicata alla discussione dei progetti PNRR in sala del consiglio.
Per la prima cittadina, le questioni si sarebbero troppe volte riversate su dettagli poco rilevanti, per esempio su “come sono state messe quattro lastre di accesso a un’aiuola”. “Queste discussioni non mi appassionano -ha tenuto a precisare – perché quando i lavori non vengono realizzati a regola d’arte, li facciamo sistemare, come nel caso dei sampietrini a Piazza della Rocca. Eppure, questi però sono stati i temi sollevati dalla critica”.
L’occasione del consiglio voluto dall’opposizione, per Frontini e i suoi, sarebbe stata utile anche per “diradare il fumo” che la minoranza avrebbe sparso davanti agli occhi dei viterbesi.
“Non abbiamo cominciato noi la discussione sulla paternità dei progetti – ha dichiarato – Ma quello che la città oggi vede, ovvero la responsabilità del PNRR è dell’amministrazione comunale, che oggi ha questi volti. Noi ci prendiamo tutta la responsabilità, non ce la scarichiamo, però permetteteci di sorridere quando qualcuno fa dei cavalli di battaglia con il PNRR quando invece quei progetti li conosceva e in alcuni casi e aveva egli stesso ereditato, per i quali aveva richiesto il finanziamento e addirittura approvato. Io posso sorriderci, qualcuno ci si infervora, ma questo è il vulnus del dibattito pubblico che abbiamo vissuto intorno alla più grande opportunità che il Paese e Viterbo hanno accolto”.
Per Frontini, la vera notizia sarebbe ancora una volta quella ribadita da ormai mesi e mesi, attraverso social e giornali: “Non abbiamo fatto cadere uno solo dei progetti. Questo è stato possibile al lavoro di questa amministrazione si è impegnata per fare di tutto per far bandire le gare relative ai progetti”.
Per far accadere questo “miracolo”, la prima cittadina ha inoltre che affermato che “Per farlo, l’amministrazione ha messo in stand-by anche alcune delle priorità che si era data e che aveva raccontato alla città, con alcune delle recenti conseguenze della storia politica locale. Tutto per far sì che Viterbo cogliesse l’opportunità e il Comune ci ha messo sopra 1.600.000 euro di cofinanziamento con soldi propri per non perdere nessuna delle gare”.
Sarebbe a causa dei progetti PNRR che, al netto di tutto, il programma elettorale della prima cittadina, presentato in campagna elettorale, si sarebbe arenato, lasciando delusi moltissimi elettori.
Un’affermazione sicuramente interessante che, tuttavia, non mancherà per l’ennesima volta di scatenare le risposte dell’opposizione e di chi, deluso della sua leadership, ha scelto di cambiare fronte, non solo all’interno di Palazzo dei Priori – come nel caso dei consiglieri Chiatti e Bruzziches – ma anche fuori. E’ notizia di questi ultimi giorni, infatti, che altri ex “fedelissimi” di Frontini, rimasti a bocca asciutta dopo la mancata elezione, sarebbero in procinto di fare un passo indietro uscendo dal defunto movimento Viterbo2020 (scomparso anche dalla comunicazione della prima cittadina).