Stavolta niente da fare. Tornano amare delusioni fronte Eurolega, per le due rappresentanti nostrane, quelle tricolori, nella massima competizione continentale cestistica. Che sia già, per come partita e decollata nelle acque europee, una stagione complicata, difficile e tormentata per il basket italiano, l’Eurolega ne manifesta senz’altro specchio e riflesso, così come fonte di riflessione. Riflessioni che argomenteremo e svilupperemo quando decollerà il lungo inverno, quando sarà tempo di bilanci. Veri, concreti. Adesso sarebbe comunque troppo presto. Ma nulla ci vieta di sostenere quanto e come siamo indietro, eccome. Ecco perché Milano e Virtus Bologna continuano a navigare nei bassifondi della graduatoria continentale. E sorprende stavolta soprattutto l’Olimpia che, dopo quel sontuoso ruggito e vittoria resurrezione contro un avversario quale il Real Madrid, torna a perdere e stavolta, tra mille errori e rimpianti alla fine di una gara contraddistinta da superficialità, interpretazioni completamente sbagliate e dose di dimenticanze tecniche e tattiche piuttosto evidenti crolla in casa dell’ultima della classe, l’Alba Berlino, che nella Capitale tedesca trionfa 105-101 e trova quella che probabilmente diventa la sua notte più brillante di un cammino europeo fin qui più desolante, mezzi a disposizione, di quello di Milano e Bologna. Non bastano i 23 punti totalizzati da LeDay o gli stessi 28 di Mirotic; alla fine, pensate, per l’Alba fanno la differenza due giovincelli azzurri, beffa della beffa, Spagnolo e soprattutto Procida, stellari. Se Milano resta dunque a tre vittorie, ancor più bassa e tra le ultime della classe la stessa Virtus: troppo Madrid per queste Vu Nere, coach Banchi s’arrende alle giocate di Hezonja e Rathan-Mayes, una gara decisamente chiusa in un terzo tempo in cui il Real prende il largo e si va a prendere tutta la posta in palio, punteggio finale di 98 a 86. Tanti punti interrogativi, dunque. Ma non c’è nemmeno tempo di tirare fuori definitivi bilanci, ribadiamo. Si torna in campo già venerdì, senza sosta: Olimpia in Serbia col Partizan, Bologna ospita il Panathinaikos.
