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    Cronaca
    15 Novembre 2024
    Civitavecchia, Piendibene “cancella” San Giovanni Paolo II dalla Terrazza

    CIVITAVECCHIA – Con una solerzia che probabilmente avrebbe meritato di essere profusa in ben altri provvedimenti, a Civitavecchia la Giunta Piendibene – a poco più di cento giorni dal suo insediamento –  con un colpo di penna ha deciso di “cancellare” San Giovanni Paolo II dalla Terrazza della Marina, che tornerà così a chiamarsi Terrazza Guglielmi. Sembra che l’Amministrazione di centrosinistra abbia voluto accogliere la richiesta dell’associazione Civitavecchia 2000, revocando quanto deciso a maggio 2023 dalla Giunta Tedesco che intitolò l’area al Papa che cambiò la storia del XX Secolo. «Fin dall’inizio, mi ero dichiarato contrario all’intitolazione della Terrazza Guglielmi a San Giovanni Paolo II – ha commentato il presidente dell’associazione Alessandro Scotto – non per mancanza di rispetto verso una figura di tale importanza spirituale, ma perché ritenevo che fosse un errore storico e culturale privare la famiglia Guglielmi del giusto riconoscimento legato a quel luogo. La decisione odierna dell’Amministrazione Piendibene, che ha accolto la nostra richiesta, dimostra buon senso e sensibilità verso la memoria storica della città». Scotto ricorda che, all’epoca, aveva proposto di intitolare Via Fontanatetta a San Giovanni Paolo II, individuando quella come una scelta più adatta. «Il ripristino del nome originale della terrazza non significa ignorare l’importanza del Santo Padre, ma piuttosto cercare un luogo più consono per celebrarlo senza sacrificare intitolazioni già fortemente legate alla storia locale – ha aggiunto Scotto –. San Giovanni Paolo II merita certamente un riconoscimento a Civitavecchia, e auspico che si trovi presto un luogo adeguato senza dover rimuovere altre intitolazioni che hanno un profondo valore per la nostra comunità. Rendere omaggio a figure illustri, sia locali che universali, deve avvenire con equilibrio e rispetto per le radici culturali del nostro territorio. Questa scelta – ha concluso – rappresenta un esempio positivo di come dialogo e collaborazione possano portare a decisioni equilibrate e condivise».