Ufficiale. L’Inter ha blindato un altro talento su cui evidentemente vuol continuare a puntare presente e futuro. Era ai dettagli infatti anche il rinnovo del contratto del difensore centrale Bisseck, il tedesco arrivato ormai un anno e mezzo fa, brillantemente pescato ai suoi tempi danesi quelli dell’Aarhus. Era nell’aria da ieri, s’attendeva soltanto l’annuncio ufficiale, secondo tempistiche rispettate pertanto arrivato nel pomeriggio del venerdì. Tempo, diverso tempo d’adattamento, poi pian piano sempre più spazio per vicissitudini, infortuni o età dei suoi compagni di reparto; a tutto l’ambiente è sembrato immediatamente un prodotto dal gran potenziale, una materia prima da svezzare; forte fisicamente, moderno e dinamico, a tratti persino prorompente, ma calciatore su cui specialmente in Italia si deve lavorar tatticamente, un talento da istruire. Nel tempo, dopo qualche errore piuttosto evidente, ha però dimostrato una crescita di quelle non confortanti, di più: ecco perché l’Inter ha scelto di tenerselo stretto. Ci punta, eccome. Arrivato come scommessa, col tempo è diventato realtà: ha convinto tutto l’ambiente e quest’anno ha espresso livelli veramente importanti. Con Arsenal e Manchester City in Champions a tratti un vero e proprio muro. Ecco che quindi, al fine di blindarlo e togliere al suo procuratore ogni fantasia estera, l’Inter ha deciso di accelerare le operazioni necessarie per tenerselo stretto: ingaggio più che raddoppiato, dai 700mila euro con cui arrivò al milione e mezzo adesso netto. Ratificata l’estensione contrattuale dal 2028 al 2029: su queste basi e su queste cifre accordo naturalmente raggiunto, mancavano davvero soltanto firme e annuncio. “FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Yann-Aurel Bisseck: il difensore classe 2000 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2029”. Ai dettagli come spieghiamo da tempo anche il rinnovo di Denzel Dumfries, che succederà a quelli estivi più rilevanti, quelli prestigiosi di capitan Lautaro e Barella stesso. L’Inter blinda dunque i suoi gioielli: presente e futuro, continuità Oaktree