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    15 Novembre 2024
    Sosta per le nazionali, SOS Lazio: conferme dal Senegal, malaria per Boulaye Dia

    Non era esattamente questo il modo in cui la Lazio voleva godersi e superare progressivamente la sosta per le nazionali più bella degli ultimi anni. Quella a cui è arrivata con cinque vittorie consecutive ed un meraviglioso quanto sorprendente secondo posto in classifica. L’incognita di tanti nazionali, ma logisticamente e calcisticamente giusto premio a tanti interpreti di un gruppo vero, straordinario, ricostruito da Baroni. Ne abbiamo parlato e narrato così abbiamo descritto il periodo storico biancoceleste in maniera particolarmente dettagliata negli ultimi giorni, nelle ultime settimane. L’ambizione, spifferata ma chiaramente reale in quel di Formello, era quella di poter riabbracciar tutti tra martedì e mercoledì prossimo sani e tecnicamente salvi. Senza infortuni, pertanto. Al momento, per quanto sembra, non è andata e nemmeno andrà proprio così. Perché stavolta la sosta colpisce una punta tatticamente così completa e strutturale per Baroni, Boulaye Dia. L’attaccante senegalese infatti, proprio al momento della partenza in occasione della sfida al Burkina Faso, ha dovuto lasciare i suoi compagni. Ed è rimasto in isolamento. Perchè, stando quanto riporta proprio il comunicato della FSF, avrebbe contratto la malaria:La Federcalcio senegalese informa il pubblico che i giocatori Boulaye Dia e Lamine Camara saranno ritirati dalla partita Burkina Faso-Senegal di giovedì 14 novembre 2024. Boulaye Dia ha avuto un attacco di malaria il giorno della partenza per Bamako, motivo per cui è rimasto a Dakar per continuare le cure – riporta così il comunicato diramato – Per quanto riguarda Lamine Camara, negli ultimi due allenamenti ha avvertito dolori agli adduttori. I medici della Nazionale seguono con attenzione l’evolversi dello stato di salute dei due giocatori”. Non sono ancora chiari i tempi di recupero, decisamente oscuri, specialmente con casi così particolari. Il calciatore nei prossimi giorni dovrà far necessariamente, seppur isolato, rientro in Italia. Rientrerà a Roma nella speranze che possa presto guarire ed estinguere il virus, ma casi simili in passato (si guardi lo stesso Kouamé della Fiorentina) hanno descritto assenze dai campi protratte diverse settimane.