Adesso sì, adesso è storia. Un’altra, l’ennesima. Mancava la ciliegina sulla torta di un anno fantascientifico, quella più prelibata o prestigiosa, qualcosa a cui il numero uno al mondo teneva particolarmente: dopo aver battuto record su record, nell’anno della consacrazione quello in cui guarda qualsiasi collega dall’alto verso il basso, voleva trionfare davanti al suo popolo, soprattutto dopo aver saltato Roma. E con un cammino perfetto, anche in questo caso, Sinner non ha sbagliato. Jannik è appena diventato pure il primo italiano di sempre a vincere le ATP Finals, conquistando la rivincita della passata stagione alla seconda finale consecutiva. Stavolta no, non poteva proprio sbagliare. Lanciatissimo e galvanizzato da un’Inalpi Arena esaltata, non ha minimamente tradito le aspettative. L’unico ostacolo poteva diventare pressione, pronostici, quel tutto che sembrava così scritto e agevole. Ma lui, altoatesino macchina glaciale, non ha sbagliato: nervi saldissimi, pure stavolta. Sinner ha battuto Fritz per due set a zero, ancora, come cinque giorni dopo nel round robin: dal gruppo Nastase alla semi con Ruud, non ha mai perso un set e viaggiando altissimo chiude ancora una volta sposando gloria, gloria eterna ormai, nel Bel Paese. E lo fa con lo stesso punteggio, un altro splendido doppio sei quattro. Un trionfo davanti al pubblico di casa, una Torino impazzita, città che quest’anno ha accolto centinaia di tifosi italiani pervenuti da tutta la penisola, tanto è stato forte l’effetto Jannik. Arriva dunque l’ottavo trofeo stagionale, uno dei più importanti, da quella svolta all’Australian passando per il gigantesco successo US. Per Fritz resta tanto onore: Top 5 mica per caso, arrivato al grande tennis da più grande, ma contro il primo al mondo non è riuscito ad abbattere la maledizione States, paese che comanda la competizione con maggior numero di successi ma che in questo millennio non è mai ancora riuscito a trionfare. La prima per Jannik, invece, quella che non si dimentica mai. A suggellare un anno senza senso. Ciliegina, ma ancor di più. Adesso Malaga, per chiudere in bellezza. Ma per una notte almeno no, a pensar al futuro pure immediato ci sarà tempo, adesso fateci godere il nostro immenso campione, il più grande della storia del tennis italiano.
Sport
17 Novembre 2024
Storia Sinner, il trionfo più azzurro: Torino impazzita, pure le ATP Finals al numero uno al Mondo