CERVETERI – “Fino a che ci sarà anche una sola donna uccisa dalla mano criminale dell’uomo, non potremo mai definirci una società veramente civile, libera e democratica. Dall’omicidio di Giulia Cecchettin è trascorso poco più di un anno, e quel grido elevatosi in tutta Italia sembra essere caduto nel vuoto. Perchè ancora oggi, un anno dopo, giungiamo al mese di Novembre con una triste, drammatica e sempre in aggiornamento lista di donne uccise da chi avrebbe dovuto amarle anziché pugnalarle a morte. Anche quest’anno, in occasione della giornata internazionale per l’Eliminazione della violenza sulle donne, Cerveteri scenderà in piazza. Lo faremo, insieme ai ragazzi e le ragazze dell’Istituto Superiore Enrico Mattei, per ricordare tutte coloro che non ci sono più, ma anche per spronare tutte le madri, le mogli, le figlie, che stanno vivendo nella paura a denunciare subito. Sarà una giornata di riflessione, di speranza e di lotta”.
A dichiararlo è Federica Battafarano, vicesindaco e assessore alle Politiche culturali, nel presentare il programma di iniziative messo a punto insieme ad Auser Civitavecchia, l’Udi – Unione donne in Italia, Cgil – Spi, la Cooperativa BeFree e la Biblioteca comunale Nilde Iotti.
L’appuntamento è alle 16 sulla scalinata di Piazza Santa Maria, dove gli studenti dell’istituto Enrico Mattei metteranno in scena un flashmob. Da lì, si sposteranno in corteo fino al Palazzo del Granarone, dove alle ore 16:30 si terrà il convegno dal titolo “I Giovani, la violenza di genere e l’ambiguità dell’amore romantico”. Interverranno, oltre alla sindaca Elena Gubetti e il vicesindaco Federica Battafarano, Stella Balis di Udi – Gruppo Nilde Iotti “Ricerca fondazione Libellula”, Silvia Dai Pra, autrice del libro “I Giudizi Sospesi”, gli studenti dell’Enrico Mattei e Ileana Aiese Cigliano del Centro Antiviolenza “Le Farfalle”.
“Una giornata che anche quest’anno ci consegna un numero agghiacciante di donne che dal 1 gennaio sono state uccise per mano di chi diceva di amarle – ha dichiarato la sindaca di Cerveteri Elena Gubetti -. Nonostante decenni di attivismo da parte delle organizzazioni per i diritti delle donne e una crescente consapevolezza i dati disponibili mostrano che i progressi nel fermare questa violenza sono stati profondamente inadeguati, dopo le tante campagne promosse in tutta Italia, nei giorni immediatamente successivi l’omicidio della giovane Giulia Cecchettin, speravamo di non ritrovarci dodici mesi dopo con un nuovo ed infinito elenco di femminicidi. Ma purtroppo è ancora una volta così. Il mondo non riesce a fermare morti che potrebbero essere evitate attraverso un intervento precoce e una giustizia che risponda in modo incisivo e la possibilità di un sostegno e a una protezione immediata alle sopravvissute non sempre è garantita. Gli omicidi e tutte le forme di violenza contro donne e ragazze sono evitabili. Possono e devono essere prevenuti e il primo passo da compiere è quello del coinvolgimento dell’intera comunità e società per creare una tolleranza zero nei confronti della violenza contro le donne. Ecco perché sono davvero grata che fra le iniziative promosse quest’anno, ci siano i giovani ragazzi e ragazze dell’Istituto Enrico Mattei. Lunedì 25 novembre, Cerveteri con i suoi cittadini e i suoi giovani è pronta a gridarlo ancora una volta: Stop alla violenza!”.