Evidentemente la vittoria sul Sorrento aveva illuso tutti. Proprio tutti, tranne il condottiero più navigato, Roberto Boscaglia. Il quale, dall’alto della sua esperienza, sapeva perfettamente che quando si ereditano contesti e situazione del genere, al fine di uscire definitivamente dalla crisi e ricostruire fondamenta per un buon cammino, serve molto più tempo di quanto gli ingenui e gli illusi pensino, al fin di curar il paziente malato. E dunque dopo ben sette punti nelle prime quattro uscite legate al nuovo tecnico, è arrivata una nuova battuta d’arresto. Stavolta grossa, mediatica, tra contenuti e dimensioni. Il Crotone ha demolito il Francioni, domenica: quattro a zero a Latina. L’alba del giorno dopo in città pertanto torna a far male, è tumultuosa. Tifoseria che anche stavolta non le ha certamente mandate a dire, perché un conto è perdere ed un pubblico che ne ha viste e passate tante negli ultimi anni lo sa, umiliazioni come queste stile Benevento macchiano club, dimensione e realtà. Inaccettabili. Inaccettabili come il modo in cui i nerazzurri spariscono dal campo subito il doppio colpo in apertura, tremendo sì, ma che non giustifica una sparizione dal Francioni così. Oviszach e Gomez spianano la strada ai calabresi dopo appena dieci giri di lancette, per l’appunto. Il primo tempo è dominio ospite coi pontini che non riescono minimamente a reagire; tuttavia i gol che chiudono una contesa (effettivamente mai aperta, ndr) arrivano solo nella ripresa quando Silva e Tumminello fissano in apertura il punteggio sul quattro a zero per un poker che pensate sarebbe potuto pur divenir pokerissimo se Cardinali non avesse respinto il rigore del possibile cinque a zero. Insomma, un’umiliazione. Soprattutto con quella che classifica alla mano poteva esser considerata ormai diretta concorrente o quantomeno un team a cui guardare, con cui confrontarsi. Altro che confronto: 0-4 e cappotto interno. Latina che torna al quart’ultimo posto in graduatoria. Adesso serve riflettere. Improta ancora non entra in condizione, stavolta Crecco e Ricciardi girano a vuoto, un pochino come tutti e un pochino come Bocic, totalmente impalpabile. Ma non sarebbe giusto tesser note negative soltanto per i calciatori offensivi: i veri disastri arrivano dietro, errori grossolani e gravose insufficienze per tutta la retroguardia. L’unico modo per svoltar è farne tesoro: è rendersi conto che i problemi non erano certamente risolti o finiti. Boscaglia lo sa. E guarda avanti, sperando in una mano (obiettivamente necessaria) dal calciomercato.
Sport
18 Novembre 2024
Latina Calcio, notte fonda: devastante lezione Crotone, problemi e lacune tutt’altro che alle spalle