ROMA – Domani mattina gli agricoltori del Lazio scenderanno in piazza dalle ore 9.30 per un sit-in davanti alla sede della Regione Lazio.
“Una mobilitazione permanente”, spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. La protesta è “contro l’assenza di misure che rimettano al centro l’agricoltura e l’assenza di confronto con l’assessore regionale Giancarlo Righini, che ha lasciato inascoltate tutte le istanze avanzate dalla federazione”.
“L’assessore Righini ha una sola grande responsabilitá – ha aggiunto Granieri – la sua impossibilitá a esercitare fino in fondo la delega per il doppio incarico al Bilancio e all’agricoltura, ha fatto sì che la delega agricola sia stata gestita dalla tecnostruttura, con il direttore generale in testa, e i risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti. E tutto questo dipende anche dall’ottusa scelta del direttore generale e della tecnostruttura di non avere mai voluto un confronto democratico con la vera rappresentanza o, nel miglior dei casi, pensare che rappresentanze non riconosciute valgano con la logica dell'”uno vale uno o l’uno vale l’altro”. Da qui la mancanza di risposte efficaci alla crisi di tante filiere agricole nel nostro territorio laziale. Sono questi i motivi che ci portano domani a scendere davanti alla Regione Lazio con settemila agricoltori”.
Ad auspicare la ripresa di un “confronto sereno e costruttivo tra Coldiretti e Regione” sono i capogruppo di maggioranza al consiglio regionale Daniele Sabatini (FdI), Giorgio Simeoni (FI) Laura Cartaginese (Lega), Mario Luciano Crea (Lista Rocca) e Nazzareno Neri (Noi Moderati) intervenuti con una nota congiunta.
“Siamo molto dispiaciuti per il recente innalzamento dei toni ad opera di Coldiretti nei confronti dell’assessore Giancarlo Righini di cui apprezziamo la competenza, la serietá e soprattutto l’approccio positivo e collaborativo che ha sempre contraddistinto il suo operato si legge nel comunicato – in tutte le materie inerenti le sue deleghe, infatti, il tratto distintivo del collega Righini è stato costantemente rivolto alla risoluzione delle problematiche piú complesse ed anche con riferimento all’agricoltura regionale, si è adoperato con competenza e abnegazione per affrontare le principali esigenze di un comparto che abbiamo sempre ritenuto essenziale e strategico per lo sviluppo economico del nostro territorio.
Auspichiamo che si possa al piú presto superare questa fase di scontro e ci dichiariamo sin da subito disponibili a collaborare per favorire un abbassamento dei toni e tornare cosi ad un confronto sereno e costruttivo a vantaggio del settore agricolo regionale”.