Una delle storie più assurde e paradossali di questa prima parte di Premier League 2024/25. Una questione che in casa Tottenham ma più in generale nel mondo britannico tiene banco ormai da mesi, fin dalla scorsa estate. Quando nel corso di un’intervista rilasciata in patria ad una delle televisioni uruguaiane, uno dei perni della nazionale celeste e centrocampista degli Spurs come Rodrigo Bentancur fu protagonista di un’ingenuità talmente grossolana, francamente stolta e colpevolmente superficiale tanto da sfociare nei delicatissimi orizzonti di un tema drammaticamente dominante del calcio e della società contemporanea e moderna come il razzismo. Compagno di squadra ormai da anni di uno dei calciatori più forti della storia dello sport del Sol Levante come il coreano Heung-Min Son, soprannominato Sonny nell’universo Spurs di cui è capitano e giocatore post partenza di Kane forse più rappresentativo, a specifica domanda se possedesse effettivamente la sua maglia Bentancur rispose: “Sicuri? Potrebbe esser quella del cugino, sono tutti uguali!” riferendosi ai connazionali coreani e presumibilmente alla loro distintiva caratteristica degli occhi a mandorla. Ingenuità clamorosa. E colossale. Uno scivolone che fece scalpore, già mesi fa, fino ai giorni d’oggi. Non bastarono le scuse mediatiche e social del calciatore nei confronti del suo compagno di reparto: il danno ormai era fatto. Perché l’Inghilterra resta un paese attentissimo a queste dinamiche, che da sempre squalifica ogni tipo di discriminazione di stampo razzista. E nemmeno Bentancur certamente poteva passarla liscia. Ecco dunque che dopo mesi di confronti scocca la squalifica in Premier: “Una commissione di regolamentazione indipendente ha imposto una sospensione di sette partite e una multa di 100.000 sterline a Rodrigo Bentancur per aver violato la regola E3 della FA in relazione a un’intervista ai media. È stato affermato che il centrocampista del Tottenham Hotspur ha violato la regola FA E3.1 poiché ha agito in modo improprio e/o ha utilizzato parole offensive e/o offensive e/o ha screditato il gioco. È stato inoltre affermato che ciò costituisce una “violazione aggravata”, definita nella regola FA E3.2, poiché includeva un riferimento – espresso o implicito – alla nazionalità e/o alla razza e/o all’origine etnica. Rodrigo Bentancur ha negato questa accusa, ma la Commissione di regolamentazione indipendente l’ha ritenuta provata e ha imposto le sue sanzioni dopo un’udienza”. Spiega così il comunicato della Football Association: ineccepibile. Un danno tra l’altro diretto a compagni di squadra e club stesso, perché il centrocampista sarà costretto a saltare le prossime sette partite: sei di Premier, per giunta in un momento storicamente delicatissima della stagione del Tottenham, e quel pesante quarto di Carabao Cup col nuovo Manchester United di Ruben Amorim. Inevitabile. Il Tottenham non farà ricorso: Bentancur potrà giocare solo in Europa League, nelle competizioni domestiche rientrerà soltanto a partire dal Boxing Day, 26 dicembre, pensate un pochettino.
Sport
18 Novembre 2024
Pugno di ferro Premier, altra lezione al razzismo: gaffe Bentancur, confermata maxi squalifica