CIVITAVECCHIA – L’addio al carbone attanaglia Civitavecchia in modo sempre più soffocante. Il phase out resta per ora un bel progetto pieno di buone intenzioni green ma dal punto di vista occupazionale al momento non ha portato a niente. Tra le aziende in grande difficoltà c’è sicuramente Minosse, che si occupa (o meglio: si occupava) dello scarico del carbone in porto. Come si sa, infatti, Minosse dal 1° gennaio lascerà a casa 17 dei quaranta dipendenti totali (vedi articolo linkato qui sotto). In queste ore l’azienda sta cercando di verificare se sia possibile trasformare i licenziamenti in contratti di solidarietà, ma le prospettive non sono buone. A seconda di quanto sarà deciso a livello di governo nazionale rispetto alla chiusura definitiva della centrale di Torrevaldaliga Nord, infatti, anche gli altri 23 lavoratori potrebbero essere licenziati entro la fine del 2025.
Economia e Lavoro
19 Novembre 2024
Civitavecchia, Minosse prova trasformare i licenziamenti in contratti di solidarietà