VITERBO – Mentre si attende di scoprire cosa ne sarà della sindaca Chiara Frontini e del marito Fabio Cavini, accusati di aver minacciato il consigliere Marco Bruzziches e per le quali accuse si attende l’udienza del 21 novembre, il vicesindaco Alfonso Antoniozzi ha spiegato che il Comune non si costituirà parte civile.
“L’amministrazione comunale non ha ricevuto alcuna notifica in merito all’udienza preliminare – ha spiegato il vicesindaco – questo perché la stessa, non è annoverata tra le parti offese. Questo, pertanto, sarebbe già sufficiente per giustificare la decisione alla quale si è giunti”.
L’affermazione di Antoniozzi giunge in risposta alla richiesta che la consigliera Luisa Ciambella aveva avanzato nel corso del precedendo consiglio comunale, quando aveva richiesto delucidazioni in merito alla situazione, abbastanza grave, che vede coinvolti sindaca e consorte.
“In più, la giunta ha comunque condotto una riflessione – ha poi aggiungo il vicesindaco – L’ordinanza emessa dal gip al seguito del rigetto della richiesta di giudizio immediato, evidenzia l’assenza di prove per il reato contestato e quindi, non abbiamo ravvisato motivi per la costituzione di una parte civile”.
La risposta di Luisa Ciambella, è giunta subito dopo, ringraziando per la precisazione datale, ma anche lasciando un monito: “Questa era l’unica fase in cui il comune avrebbe potuto costituirsi parte civile, dopo l’udienza preliminare non potrà più farlo”.