Una delle soste più belle della storia recente della SS Lazio. Quantomeno, per come è fioccata. Per come approcciata. Dal pokerissimo a Monza, quella quinta vittoria consecutiva, punto esclamativo di un autunno straordinario, un inizio di stagione sorprendente per una ricostruzione, quella realizzata da condottiero, capace di proiettare i biancocelesti al secondo posto in classifica in A e primissimo pensate su trentasei in Europa League. Una sosta che significava meritato riposo e tempo primi strameritati bilanci. L’unica preoccupazione, l’unico pensiero, l’unica potenziale apprensione come ogni international break poteva provenir soltanto da eventuali infortuni, la speranza che i tanti gioielli convocati in nazionale tornassero dai rispettivi impegni calcisticamente sani e salvi. E dopo qualche giorno prontamente spiegati i motivi di tale apprensione: vicenda Dia al centro dei riflettori, contratta la malaria, poi fortunatamente malattia scagionata e digerita. Il calciatore è immediatamente rientrato a Roma e da ieri ha ripreso a riallenarsi col gruppo: se non ci saranno ricadute, potrà esser regolarmente a disposizione col Bologna. Chi ormai quasi sicuramente salterà la gara coi felsinei è invece una delle parentesi e felici rivelazioni più meravigliose di questo inizio di stagione: il treno, Nuno Tavares. Con Zaccagni corsia di sinistra sontuosa, intesa a fiocchi e prospettive stellari. Ma diventa lui nelle ultime ore la fonte d’apprensione: il calciatore, per la prima volta convocato in nazionale portoghese, lunedì è stato risparmiato dal CT lusitano Martinez in quanto dolorante al ginocchio. Una volta rientrato a Roma, stamani ha effettuato i suoi esami a Villa Mafalda: risentimento muscolare, sarà costretto ai box probabilmente una decina di giorni, salterà tre gare e rientrerà presumibilmente per i primi di dicembre, Napoli in Coppa Italia. Poteva andar molto peggio, soprattutto perché la prima diagnosi portoghese parlava di mialgia. Alla fine, dunque, forse sospirone di sollievo. Ma quanta, quanta apprensione. Tutta Formello, ormai innamorata, sa bene quanto e come, senza nasconderci, col treno lusitano la Lazio vanti decisamente una marcia in più. La sorpresa in negativo, anche se in questo caso completamente avulsa ad ogni discorso nazionali, riguarda Pedrito: il calciatore è stato visitato stamattina dopo ore delicatissima, forte attacco gastrointestinale, dovrebbe restar fuori col Bologna. La gara, con cui la Lazio riprenderà il cammino fino a Natale, è in programma all’Olimpico domenica alle 20.45.
Sport
20 Novembre 2024
La Lazio e l’incubo nazionali: Tavares un sospirone, semplice risentimento. Dia sta bene, Pedrito fuori