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    Cronaca, Sanità
    20 Novembre 2024
    Premio Aimo al prof. Mario Stirpe, sua la battaglia per il trapianto di cornea e la creazione della Banca degli occhi del Lazio

    ROMA – Il Premio Aimo 2024 (Associazione Italiana Medici Oculisti) è stato conferito quest’anno al professor Mario Stirpe, ideatore e presidente dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia, pioniere della legge che ha permesso in Italia il trapianto di cornea e tra i massimi esperti a livello nazionale ed internazionale di chirurgia vitreoretinica.

    Il riconoscimento per gli “indiscussi meriti nel campo della chirurgia vitreoretinica e dei trapianti di cornea in Italia”, come si legge sulla targa, è stato consegnato al professor Stirpe dalla presidente dell’Associazione Italiana Medici Oculisti, la dottoressa Alessandra Balestrazzi, nell’ambito della 15esima edizione del Congresso Nazionale AIMO. Ed è proprio ai giovani oculisti che il professor Stirpe ha voluto rivolgere un pensiero: “È molto importante ascoltarli e guidarli– ha detto- Io ho ‘educato’ tanti giovani professionisti nella vita e non ho mai ricevuto una delusione. Anzi, sono grato a loro”. Il professor Stirpe, durante la sua lunga e brillante carriera, ha saputo conciliare il rigore scientifico e la passione per la ricerca con l’attenzione umana ai pazienti.Qual è la chiave del suo successo?“Dico sempre una cosa- ha risposto- i pazienti che mi sono rimasti più affezionati sono stati quelli ‘vittime’ di un insuccesso, perché hanno capito quanto io soffrivo con loro e quanto avevo la volontà di risolvere i loro problemi. Il paziente avverte la vicinanza del medico e questo è fondamentale. Sembra un paradosso, ma è così. E non mi vergogno a dirlo, perché durante una carriera possono esserci successi ma anche insuccessi”. Interpellato infine sul perché un giovane medico dovrebbe scegliere la specializzazione in Oftalmologia, il professor Stirpe ha detto: “È una scelta, io arrivavo dalla clinica medica e mi sembrava quasi un ripiego. Ma quando ci si dedica pienamente ad una materia, così come è capitato a me, dopo un po’ si comprende che non si sarebbe potuto fare altro nella vita”.

    Ha avuto un ruolo molto importante nella chirurgia del trapianto di cornea in Italia perché nel 1993 ha esposto, durante una audizione alla Camera, i motivi per i quali doveva essere modificata una legge che, da 15 anni, lo vietava. I motivi addotti hanno fatto presa sulle opposizioni e in due mesi la chirurgia del trapianto di cornea si è diffusa anche nel nostro Paese. Il professor Stirpe ha creato allora la Banca degli Occhi del Lazio presso l’Azienda San Giovanni Addolorata di Roma.