VITERBO – La scorsa settimana i carabinieri della compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione ad alcuni provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria in esito ad attività di indagine inerenti reati contro il patrimonio, la persona e il traffico di sostanze stupefacenti.
“Il primo provvedimento ha riguardato un quarantatreenne residente a Vitorchiano – si legge nella nota dei carabinieri -, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio e la persona. Su disposizione dell’ufficio di sorveglianza di Viterbo, i carabinieri della compagnia di Viterbo hanno eseguito il decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con il contestuale ripristino della detenzione in carcere. Il provvedimento è scaturito dagli accertamenti svolti dalle stazioni carabinieri di Bagnaia e Vitorchiano tra i mesi di marzo e ottobre dello scorso anno, che hanno rilevato numerose violazioni delle prescrizioni stabilite dall’autorità giudiziaria per il soggetto. Le infrazioni riscontrate durante il periodo di affidamento in prova hanno quindi portato al ritorno del soggetto in carcere, misura ritenuta necessaria in considerazione del suo comportamento inadeguato e delle risultanti inadempienze agli obblighi impostigli.
Il 16 novembre scorso, è stata data esecuzione ad un altro provvedimento dell’ufficio di sorveglianza, questa volta nei confronti di una coppia residente nella frazione Pallone, sempre nel comune di Vitorchiano. I coniugi, un 37enne e una 29enne, sono stati condannati a pene detentive in regime di detenzione domiciliare per il loro coinvolgimento in attività illecite legate al traffico di stupefacenti. Le indagini, che risalgono al 2022, erano state condotte dal Nucleo investigativo del comando provinciale di Viterbo e avevano permesso di raccogliere prove in merito al ruolo centrale dei coniugi nell’acquisto e nella distribuzione di cocaina in provincia, con particolare focus sul capoluogo, Soriano nel Cimino e la stessa Vitorchiano.
Nel periodo compreso tra ottobre 2022 e gennaio 2023, il 37enne e la 29enne, insieme ad altri complici, sono stati accusati di aver acquistato ingenti quantità di cocaina, che successivamente rivendevano a spacciatori locali. In aggiunta al traffico di stupefacenti, è emerso che la coppia era anche coinvolta nella gestione di riscossioni di crediti relativi alla droga e nell’applicazione di specifici prezzi per i consumatori finali. In seguito alla conclusione delle indagini e all’emissione dei provvedimenti, i due sono stati condannati a pene rispettivamente di un anno e sette mesi, e un anno e otto mesi di reclusione, che sconteranno in regime di detenzione domiciliare.
Infine, il 19 novembre è stata data esecuzione ad un’ordinanza di detenzione domiciliare sostitutiva nei confronti di un 36enne viterbese, coinvolto in una violenta rissa avvenuta il 26 aprile scorso in piazza Martiri d’Ungheria. L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato insieme a due altri individui, un trentaquattrenne e un quarantasettenne, dopo un intervento tempestivo delle pattuglie del Nucleo operativo e radiomobile e della questura. La rissa, scaturita per motivi banali, aveva visto coinvolti due nuclei familiari e si era rapidamente trasformata in un episodio di violenza incontrollata. Le forze dell’ordine, allertate da un privato cittadino, avevano fermato i protagonisti dell’incidente, recuperando e sequestrando strumenti usati durante la colluttazione, tra cui un martello da carpentiere e una mazza da baseball.
L’episodio aveva assunto toni particolarmente gravi quando uno dei partecipanti aveva cercato di investire deliberatamente con il proprio veicolo uno dei suoi avversari, un giovane coinvolto nella rissa. Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile avevano determinato che l’uomo arrestato dovesse essere sottoposto a detenzione domiciliare. La violenza di quella serata aveva richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine, che avevano garantito un intervento rapido, considerando la frequentazione quotidiana della piazza da parte di molti cittadini viterbesi, in particolare nell’area del Sacrario, che è un punto nevralgico del centro cittadino.
Questi interventi, che rientrano nel quadro delle attività di prevenzione e repressione dei reati condotte dai carabinieri della compagnia di Viterbo, sono un segno tangibile dell’efficacia delle operazioni di controllo del territorio e della costante collaborazione tra le diverse forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria. Le operazioni non solo sottolineano l’impegno dei Carabinieri nella lotta contro il crimine organizzato e le violenze urbane, ma dimostrano anche l’attenzione con cui le forze dell’ordine monitorano e intervengono in situazioni di criticità per garantire la sicurezza dei cittadini.
La risposta rapida alle problematiche legate alla sicurezza urbana e al traffico di droga evidenzia come, anche attraverso misure alternative di detenzione, l’Autorità Giudiziaria stia cercando di contrastare efficacemente la criminalità locale. Il compito delle forze dell’ordine, infatti, non si limita alla sola esecuzione dei provvedimenti, ma si estende anche al monitoraggio costante della loro attuazione, cercando di evitare che chi ha già commesso reati possa tornare a ledere la collettività.
Il risultato complessivo di queste operazioni è un chiaro messaggio di determinazione nel combattere la criminalità, proteggere i cittadini e tutelare l’ordine pubblico, con la ferma convinzione che ogni piccolo intervento contribuisca a rendere la provincia di Viterbo un luogo più sicuro e più sereno per tutti”.