logo
    Sport
    23 Novembre 2024
    Serie A, domenica capitolina: Ranieri riparte da Conte, Baroni aspetta il Bologna

    Sosta per le nazionali finalmente conclusa e dopo un sabato di A ricchissimo che ha visto eccome protagoniste le grandi del nostro calcio coi riflettori tutti a San Siro per una super classica del nostro calcio come Milan-Juventus la domenica del massimo campionato italiano riflette tutte le sue attenzioni su Napoli e le capitoline, due concetti che come spiegheremo si intrecceranno, eccome. Storia di un’amicizia, quella tra Antonio Conte e Claudio Ranieri. E per la prima del terzo regno romanista di Sir Claudio, la gran chiusura di una carriera secolare proprio a casa sua, il calendario ha narrato proprio la sfida ad un amico di famiglia e compagno di cene londinesi, quale il buon Antonio, lanciatissimo capolista. Sarà Napoli-Roma una delle sfide conclusive della domenica di A, prima del doppio posticipo del lunedì decisamente meno mediatico come quell’Empoli-Udinese chiuso in serata da Venezia-Lecce. La Roma di Ranieri, nello sprofondo della seconda metà della classifica tra mercato scriteriato, tradimento a De Rossi e autolesionista e calcisticamente criminale transizione Juric, deve ritrovare spirito, compattezza, unione d’intenti, per sperare di uscire indenne o con un risultato positivo dal Maradona. Tutti connotati, o armi, che hanno contraddistinto la ricostruzione d’Antonio Conte a Napoli, fin qui. Ecco perché probabilmente, per ripartire e continuare a nutrire un percorso ricco e regno di punti, forse per il tecnico pugliese è l’avversario più scomodo: ha tutto da perdere. E se non la sblocca, occhio. Il Napoli delle grandi è la squadra meno fertile. Ranieri lo sa e prepara il muro. Rilancia Hummels, al fianco di Mancini e N’Dicka, squadra molto compatta e mediana rocciosa: Dybala recuperato e convocato sì, ma solo dalla panchina. A differenza di Dovbyk che dovrà dare profondità e far salire i compagni di squadra. Nel Napoli solito ormai 433 ma con principi contiani; il punto di riferimento è l’attesissimo ex di turno, Lukaku. Napoli per la continuità, Roma per svolta, barlume e speranza di risalita. Se la Roma vive in acque meste, deludenti, a cavallo tra ere e tra mille convulsione tra piazza e proprietà che i Friedkin con la scelta di Ranieri sperano d’aver un minimo acquietato, la Lazio partita tra fine ciclo quasi decennale e tumultuose contestazioni vive invece una ricostruzione radiosa, oltre ogni più rosea aspettativa, addirittura a vele spiegate. Primissima nel maxi campionato di Coppa, addirittura tra le seconde a 25 punti in Serie A. Cinque vittorie consecutive prima della sosta, sorrisoni e vento in poppa, una sosta che ha rischiato però di minar Dia e che ha cancellato treno Tavares dalle scelte dei prossimi giorni del condottiero a cui vanno dati i maggiori meriti di tutto questo, Marco Baroni. Domani Bologna, quello di Italiano, non quello di Motta: ecco perché nonostante vicissitudini appena spiegate, la missione è quella di riprendere esattamente agli stessi ritmi con cui due settimane fa i biancocelesti avevano salutato il campionato festeggiando sotto al settore ospiti di Monza. Tanti nazionali, tanto da perdere e tante insidie. E dall’altra parte Orsolini che affila le mane. Insomma, c’è parecchio nel calderone capitolino. Napoli-Roma alle 18, Lazio-Bologna alle 20.45: il doppio piatto è servito.