VITERBO – Linee guida ignorate e difesa del territorio solo a parole: questa è l’accusa, riassunta, di Regino Brachetti, di UDC Viterbo.
“Ricordo a me stesso che esistono linee guida stabilite in passato e tutt’ora in vigore, sistematicamente ignorate, che impongono la limitazione degli impianti – ha specificato Brachetti – ed è evidente che nella nostra contrarietà non c’è nulla di ideologico, anzi, le fonti energetiche alternative vanno incentivate e sostenute. Ma a tutto c’è un limite: se, come ha denunciato Bartolacci, in provincia di Viterbo si localizza l’80% degli impianti del Lazio c’è qualcosa che non quadra nelle strategie di pianificazione della produzione di energia rinnovabile”.
Brachetti, continua nella sua accusa: “A meno che non sia stato deciso a tavolino di fare carne di porco di questo territorio, a scapito dei proclami da anni riproposti sulle potenzialità e le opportunità che il viterbese offre in termini di sviluppo legato alle sue risorse ambientali, storiche e turistiche. Insomma, come ha anche affermato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in una recente intervista rilasciata a un quotidiano locale: ‘Basta sfruttare il Viterbese. Non possiamo accettare la devastazione del paesaggio e della bellezza’”.