Era la coppa del destino. Quella più attesa, probabilmente. Per certi versi. secondo qualcuno, quasi scontata. E questo poteva giocare brutti scherzi. Invece no, non per i nostri azzurri, più forti d’ogni sussurro. Mai come stavolta si nutriva massima ambizione o respirava grande ottimismo, l’ondata del numero uno al mondo, dal 2024 tutto azzurro, trascinatore Jannik Sinner. D’altronde, per definizione, se vanti il miglior ATP, devi ambire a vincere. E si proveniva una settimana dopo le Finals di Torino, tanto per intenderci. E dopo aver ribaltato l’insidiosa Argentina, dopo aver regolato in semifinale la rivelazione Australia, anche con l’Olanda la freddezza azzurra non ha sbagliato. Non c’è stato minimo bisogno di Bolelli e Vavassori, di nessun doppio, di nessuna bella. Hanno deciso ancora una volta i protagonisti. Chi martella, Matteo Berrettini, e chi chiude, il più forte, proprio Sinner. Volandri ha scelto bene, rimandando Musetti: il capitolino s’è ripreso il Bel Paese, Jannik continua a fare il Re. E’ stata la Coppa Davis di Berrettini, resurrezione più totale; è stata la ciliegina, stavolta tutta Nazionale, di un’annata senza senso, paradisiaca, Olimpico e massimo del massimo, quella di Sinner. E ha vinto l’Italia. La squadra, il gruppo, ancora una volta. Prima Berrettini che bissa la semifinale e spiana la strada, mostrando tutto il suo ruggito e tutta la sua esperienza, annientando uno come Van de Zandschulp in un’ora e un quarto con 6-4 e 6-2, punteggi che già psicologicamente avevano messo in chiaro a tutti come sarebbe andata, quali fossero i più forti; quindi Jannik, che prende Griekspoor e chiude, senza dubbio, ogni contesa. Anche in questo caso, meravigliosamente e inesorabilmente, secco due a zero azzurro. E’ la terza Coppa Davis della nostra storia, la seconda consecutiva, un dominio tennistico. 2023 e 2024, traguardi stellari. Italia, in questo caso, Caput Mundi.
Sport
24 Novembre 2024
Tennis, Italia caput mundi: martello Berrettini e ciliegina Sinner, seconda Davis consecutiva
A Malaga missione compiuta: Matteo spiana e Jannik chiude, battuta pure l'Olanda, terza coppa azzurra di sempre, un dominio planetario