Una disfatta. La seconda imbarcata consecutiva. Un vero e proprio cappotto. Non poteva andar peggio il ritorno a Trapani per Boscaglia, sconfitto ancora quattro a zero, una settimana dopo lo stesso tracollo e ko tecnico interno, in quel caso inflitto dal Crotone. Nonostante i sette punti in quattro gare dopo l’insediamento dell’esperto e navigatissimo tecnico che ha voluto fortemente rimettersi in discussione con l’ennesima sfida dai mari in tempesta della sua carriera, quei sette punti che sembravano poter riconsegnare ciel sereno al mondo nerazzurro post traumatico inizio di campionato targato Padalino, la doppia lezione incassata a cavallo tra Crotone e Trapani non lascia scampo ad equivoci: realtà e stagione restano delicatissimi. Ed uno come Boscaglia lo sapeva già, non s’era fatto illudere, ma forse nemmeno lui s’aspettava un doppio ko tecnico del genere, che fa capire livello e momento storico, assolutamente critici, più di quanto nelle più pessimistiche previsioni avesse pensato. A Trapani l’allenatore di Gela ha tra l’altro potuto toccar con mano pure e ancora una volta quella stregata maledizione che lo vede, una volta tornare da ospite sulla panchina avversaria di una piazza che ha rappresentato gran parte del suo cuore professionistico, sempre costantemente sconfitto. Ma mai come in questo caso un passivo così pesante. Una gara sostanzialmente chiusa già nel primo tempo dai siciliani: per loro, nella ripresa, semplice e normale accademia. L’espulsione di Mastroianni diventa fotografia del momento nerazzurro: tensione, nervosismo, sbando più totale. L’istinto che prevale, di conseguenza, sulla ragione. Qualche tentativo di Ricciardi e Bosic, ma nulla più. Questo Latina è davvero poca cosa. La difesa a 5 è sistema di storica conservazione: non prenderle, nel momento di difficoltà. Adesso nemmeno quest’impostazione evidentemente consegna i suoi frutti. Inutile parlare di tattica se l’approccio, mentale stesso soprattutto, resta ancora così disastroso da uscire sconfitti già alla fine del primo tempo. A Trapani come col Crotone. Con un attacco che continua a girar a vuoto e calciatori come Improta che evidentemente faticano ad entrare in condizione, la traccia deve tornare ad esser quella del centrocampo più folto: più incursori, inserimenti e attacco alla profondità. Così erano arrivati i primi risultati sotto la gestione Boscaglia. La squadra resta in acque torbide: sedicesimo posto. Adesso quattro gare per cercare di sterzare prima di Natale, in attesa di rinforzi dal mercato.
Sport
25 Novembre 2024
Doppia imbarcata e lezione pure a Trapani: Latina Calcio, un mare che resta in tempesta