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    25 Novembre 2024
    Frosinone, pochezza e spettri: Cremona specchio della realtà giallazzurra

    Piove sul bagnato in casa Frosinone. Dopo la sosta la squadra è tornata ad offrire le stesse meste, scialbe, incolori e deludenti prestazioni dell’era Vivarini, quantomeno evitandone le sue imbarcate. Cremonese-Frosinone è finita soltanto uno a zero ma a livello di punteggio la sconfitta sarebbe potuta anche esser e finir ben più severa, se non fosse stato per Cerofolini: bentornato ma migliore in campo, questo l’aspetto più preoccupante. Questo Frosinone è pochezza. Nonostante la scelta e la promozione di Greco che, più di così, evidentemente, non può fare. Ha dovuto metter da parte ambizioni, idee e filosofia una volta promosso: troppa urgenza mese scorso, servivano punti. E ha sortito i suoi effetti, seppur minimi: 4 pari e 4 punti in altrettante gare in sella giallazzurra, ma senza acuto. E dopo la sosta arrestato evidentemente ogni progresso: ciò espresso a Cremona, a livello di intraprendenza e proposta di calcio, rasenta lo zero. Se ne sono accorti tutti. E piove sul bagnato perché in Lombardia si sono fatti male tra l’altro i tre pezzi migliori, quelli dalla pasta vera, i trascinatori: Gelli, Marchizza e soprattutto Biraschi, ancora una volta costretto a uscire. La Cremonese, se le prime tre come Sassuolo, Spezia e Pisa non dovessero scappare (prove di vera fuga rispetto alle altre diciassette), è quinta in classifica e sarebbe in piena zona playoff, segno di quanto il ritorno di Stroppa al posto di Corini al posto di Corini abbia già sortito gli effetti sperati. Per il Frosinone la situazione adesso è seria, drammatica. Realisticamente, il mondo giallazzurro sta, adesso sì, alle soglie ed alle porte dicembrine, toccando con mano la realtà che parla di ultimo posto. Quest’anno la salvezza, punto. E non sarà facile. Un incubo, da sei mesi a questa parte. Da quella stregata notte Udinese. Il calendario adesso mette davanti due partite interne: la prima quasi proibitiva col Cesena, la seconda un cocente scontro diretto vietato da sbagliare, quello col Cosenza. Frosinone, pochezza e spettri. A salvarsi solo il pubblico, ritratto in foto a Cremona, ancora una volta sempre al fianco del club, anche in un momento così particolare della sua storia recente.