VITERBO – Un’altra “fuga dal centro storico” sarebbe in procinto di realizzarsi per una storica attività presente dagli anni ’90 sulla centralissima Via Cairoli.
A confermarlo sono altri commercianti del centro storico, affranti dal fatto che un altro collega sarebbe ormai pronto a sistemarsi fuori dalle mura, nei pressi di un’area commerciale ben frequentata.
“E’ la fine che faremo tutti – afferma, dispiaciuto, un commerciante – il centro storico resta meraviglioso, ma non ci sono più le persone di una volta. Gli acquisti calano, così come il fatturato che, quando va bene, ristagna. E’ normale per chi ha una famiglia a carico scegliere di trasferirsi in luoghi più frequentati, quando ne ha la possibilità”.
La storica attività, pare abbia già preso accordi per la nuova location, situata su via Garbini in una zona con parcheggi e un giro di affari potenzialmente più alto.
Nel mentre, una nuova attività di vendita di abbigliamento al dettaglio è stata da pochissimi giorni inaugurata presso Corso Italia. L’apertura, tuttavia, non conforta gli altri imprenditori locali.
“Un’attività nuova è sempre ben accetta – spiegano – ma il confronto con la perdita di un’attività con un passato decennale tra le mura non regge il confronto. Bisogna anche guardare allo ‘storico’. C’è chi ha perso anni e anni cercando di risollevare il centro storico con il proprio impegno, ma ormai è sempre più difficile e si parla già di altre chiusure in arrivo”.
Nel particolare, pare che altre attività sarebbero alla ricerca di alternative “più comode” rispetto all’attuale location ubicata su Corso Italia. In particolare, a pesare sulle spalle dei commercianti, ci sarebbe anche il caro affitti, sempre più oneroso nonostante il ristagnare – cronico – dell’economia locale.
Un recente indagine di CGIA Mestre aveva effettivamente messo nero su bianco come l’apertura di nuovi esercizi commerciali nella Tuscia fosse ormai legata prevalentemente a imprenditori stranieri. Caro affitti, bollette e tasse sempre più onerose e prezzi dei beni alle stelle erano tra i “malus” identificati dalla ricerca.