BRACCIANO (RM) – Nei giorni scorsi a Bracciano i Carabinieri hanno arrestato sei uomini, tutti facenti parte di una banda di latinos dedita da tempo ai furti in appartamento in tutta la zona nord della provincia di Roma e nel Viterbese. L’operazione dei militari è partita da una segnalazione ricevuta dalla Centrale Operativa della Compagnia di Civita Castellana, relativa a un’autovettura Opel di colore bordeaux, i cui occupanti, la stessa mattina, avevano tentato un furto nel comune di Nepi. Proprio lo stesso veicolo, nei giorni precedenti, era stato notato parcheggiato in una delle strade del centro di Bracciano, attirando così l’attenzione dei Carabinieri. Dopo aver individuato la vettura, i Carabinieri si sono appostati per tenere sott’occhio gli spostamenti dell’auto. Dopo poco, un uomo si è avvicinato all’auto sospetta, consentendo così di risalire all’appartamento dove i Carabinieri hanno trovato ulteriori cinque uomini, tutti di nazionalità cilena. Secondo gli elementi indiziari raccolti, l’appartamento è ritenuto una base logistica della banda. All’interno dell’autovettura, poi, sono stati rinvenuti molteplici arnesi da scasso utilizzati per far accesso nelle abitazioni, mentre nell’appartamento i Carabinieri hanno rinvenuto decine di orologi, borse e gioielli, un costoso clarinetto, console di videogames, oltre che profumi e indumenti costosi: tutti frutti dei furti in abitazioni. Dopo aver portato i sei uomini in caserma, i Carabinieri si sono messi subito all’opera per cercare di restituire la refurtiva alle vittime, comparando gli oggetti ritrovati con quelli presenti nei testi di varie denunce pervenute nei giorni precedenti. La stessa sera gli operanti hanno riconsegnato la refurtiva ad una famiglia del viterbese, mentre sono stati identificati i proprietari di altra merce sequestrata. Per i sei uomini, i Carabinieri, tramite il confronto con la Procura della Repubblica di Civitavecchia, particolarmente attenta nei confronti del fenomeno dei furti in abitazione, hanno operato il fermo di polizia giudiziaria che il Tribunale di Civitavecchia ha convalidato.Sono tutt’ora in corso le operazioni utili all’individuazione delle vittime per consentire la restituzione di quanto rinvenuto.
