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    Cronaca
    30 Novembre 2024
    Cesano, dipendente Centro Ricerche Enea si contamina col plutonio: psicosi in tutta l’area braccianese

    CESANO (RM) – Un lavoratore del centro di ricerche di Casaccia, alle porte di Roma, lo scorso  21 novembre è stato esposto a radiazioni nell’impianto plutonio. A darne notizia è l’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. “L’Isin – si legge nella nota dell’ispettorato – nell’immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione nell’impianto e ha raccolto a verbale le dichiarazioni dei responsabili dell’impianto sulla dinamica di quanto accaduto. Parallelamente, sta seguendo l’evolversi della vicenda, che sembra al momento non prefigurare conseguenze severe. Una seconda ispezione è stata già programmata e sarà effettuata nei prossimi giorni. Resta, naturalmente, l’esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale, che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia. Compito dell’Isin – si conclude la nota – è anche accertare, ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità”. L’impianto di Casaccia, si legge sul sito dell’Enea, “è il più grande complesso di laboratori ed impianti dell’Enea. Sorge sulla via Anguillarese, circa 25 km a nord-ovest di Roma, presso il lago di Bracciano”. Nella serata di ieri, poi, Sogin, la Società Gestione Impianti Nucleari, ha scritto in una nota che non c’è stato “alcun “incidente nucleare” e ogni informazione circolante in tal senso è destituita di fondamento. Nel corso di attività di gestione di rifiuti radioattivi all’interno dell’impianto Plutonio del centro Enea di Casaccia, è stato riscontrato un evento di ‘contaminazione interna’ di un dipendente con potenziale superamento dei limiti di dose annuale prescritti dalla normativa”. A quel punto “Sogin ha subito informato di quanto accaduto tutte le autorità competenti. Sono state immediatamente attivate le procedure previste dalla legge finalizzate a tutelare la salute dei lavoratori, così come avviene ordinariamente. I monitoraggi effettuati e conclusi oggi (ieri, ndr) pomeriggio registrano valori confortanti. Sogin continuerà a monitorare la situazione nel rispetto delle procedure previste. Sogin esclude categoricamente che vi sia stata qualsiasi contaminazione dell’ambiente esterno”.