RIETI – La giunta del Comune di Rieti ha approvato su proposta dell’assessora alla Cultura Letizia Rosati il progetto definitivo e il partenariato speciale per la realizzazione del “Museo Diffuso”, del polo dell’audiovisivo “Service Rea Silvia” e degli eventi correlati. Il progetto è finanziato con un fondo del Piano Nazionale Complementare al Pnrr per un importo totale di 3.421.530 euro e con un contributo dei partner per 34.548,93 euro.
Il progetto si articola in tre linee operative che sono il “Museo diffuso”, il “Polo dell’audiovisivo” e la programmazione di eventi.
Realizzazione del Museo diffuso
Il progetto prevede la conservazione, il restauro conservativo e la rifunzionalizzazione di luoghi della cultura (Teatro Flavio Vespasiano) e della vita politico-amministrativa (Palazzo Comunale), che in parte saranno resi fruibili al pubblico perché inseriti nell’itinerario di visita al centro storico della città. Nel circuito proposto saranno poi collegati ulteriori attrattori culturali: l’Oratorio di S. Pietro Martire, affrescato dai Fratelli Torresani, la chiesa di S. Domenico, la preziosa collezione di atlanti nautici, codici, cinquecentine e manoscritti della Biblioteca Paroniana.
Il punto di forza dell’intervento è dato dalla qualità architettonica tesa a favorire sia la sostenibilità ambientale che i processi di integrazione tra i diversi attori della comunità. Front-office, info-point, bookshop, Sala Consiliare con sala attigua per il Palazzo Comunale, la rinnovata stanza per la biglietteria, per il guardaroba e la realizzazione di un bancone caffetteria per il Teatro. Sono spazi intesi come aperti e flessibili che si adattano ad una nuova organizzazione che mette al centro il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno e l’integrazione tra servizi – cultura – comunità – sociale. Gli spazi e le aree attrezzate vengono concepiti per essere fruibili da parte di tutta la cittadinanza creando “alleanze” con le diverse realtà, costruendo azioni formative tese alla realizzazione dei concetti di condivisione ed integrazione, in modo da sviluppare le competenze per la vita con un apprendimento continuo a livello storico e culturale, arricchendo il capitale umano e sociale, puntando anche sulla sinergia tra servizi e cittadinanza.
Realizzazione polo dell’audiovisivo “Service Rea Silvia”
La realizzazione del “Polo dell’audiovisivo”, che si realizzerà negli spazi dell’odierno Magazzino Comunale nella zona che fu del Foro Boario, si configura come un intervento assolutamente originale che però necessita della creazione di strutture fisiche dedicate, che potremo chiamare contenitori, e di strutture immateriali, costituite da storie, tradizioni, e dalla creatività del territorio, che riempiano i contenitori. L’obiettivo è di portare il territorio reatino al centro di progetti audiovisivi. Oltre alla visibilità del territorio, sia per le produzioni nazionali che di quelle estere, la creazione del polo avrà ricadute positive in termini economici per le imprese locali che verranno necessariamente coinvolte per quanto concerne l’erogazione di servizi, per la realizzazione di manufatti, per la realizzazione di opere artigianali, per la fornitura di materiali, per l’ospitality (alberghi e ristorazione).
La struttura è polifunzionale e garantirà tutte quelle attività necessarie per creare molteplici tipologie di progetti audiovisivi. Questo spazio, appositamente allestito, proprio per le sue caratteristiche, consente l’utilizzo anche per il montaggio di opere audiovisive già realizzate, garantendo tutto il necessario per effettuare la post-produzione, la colorimetria, gli effetti speciali (VFX) e il mixaggio audio. Infine, verrà allestita una piccola sala di proiezione dedicata agli addetti ai lavori, dove poter visionare su uno schermo grande, il lavoro ultimato.
Eventistica
Parte integrante del progetto è tutta l’attività culturale rivolta al pubblico che qualificando l’offerta culturale, propone sia un potenziamento delle iniziative di carattere artistico-musicale-performativo già in essere, sia nuove proposte attrattive e di qualità che prendono in considerazione non soltanto i musei ed i beni archeologici artistici ed architettonici, con mostre ed eventi specifici legati alla storia delle radici più identitarie della città di Rieti, ma anche tutti quei beni “intangibili” legati alle tradizioni locali, alla tipicità delle tradizioni. Spazi privilegiati per realizzare tali iniziative sono quelli riqualificati e migliorati nella funzionalità.
L’Assessore alla Cultura Letizia Rosati: “Forte è il valore aggregativo e innovativo del progetto, che darà a Rieti, riaggregando centro storico e periferia, quel riscatto economico e commerciale che si è andato via via perdendo a cominciare dall’evento sismico del 1997 per culminare con quelli del 2016.
Legare la valorizzazione del patrimonio esistente alle imprese culturali e creative, al mondo giovanile e ai temi della transizione digitale, è uno strumento mai sperimentato prima su questo territorio che per conformazione geografica e storia territoriale si caratterizza per essere una realtà policentrica. Proprio la rete di connessioni che sviluppa la transizione digitale, capace di superare barriere geografiche, permetterà di valorizzare le singole realtà rappresentandole però in un unico “contenitore” aperto su un più ampio orizzonte, nazionale e internazionale, capace di attrarre un pubblico vasto in cui la città di Rieti diviene catalizzatore e insieme centro propulsore. L’idea è quella di strutturare una rete di attività estremamente integrata ed altamente specializzata, attraverso una strategia di sviluppo che non può che essere di fusione delle risorse endogene, in altre parole di quelle risorse che potremmo definire le “materie prime presenti nel territorio”. L’obiettivo principale di questi interventi è quello di creare lavoro, economia e formazione attraverso la cultura, combattendo la desertificazione economica giovanile del nostro territorio. Per quanto concerne il ‘Museo diffuso’, il biglietto integrato permetterà la fruizione completa e coordinata dei luoghi della cultura. I servizi connessi di didattica, visite guidate, merchandising e comunicazione saranno erogati da un’impresa culturale giovanile dedicata, andando quindi a generare possibilità occupazionali. Il ‘Polo dell’audiovisivo’ ospiterà, tra l’altro, un grande green screen, strategico per le produzioni audiovisive e che per dimensioni e caratteristiche tecnologiche sarà un concreto attrattore per le produzioni cinematografiche. A tale struttura sarà correlata un’impresa giovanile legata al digitale e alla post produzione cinematografica. Altro spin off significativo sarà il laboratorio di scenotecnica per la formazione di professionisti particolarmente ricercati in questo settore. Ambedue i poli culturali appena descritti avranno un’eventistica correlata che ne valorizzerà la spinta propulsiva: Festival dei popoli italici, mostre, premio dei corti per giovani autori under 35 e premio cinematografico. A tali attività si aggiungeranno altre iniziative come il potenziamento della stagione teatrale con spettacoli rivolti a famiglie e bambini, concerti di forte richiamo e la ripartenza del premio letterario, un sistema virtuoso in grado di dare una nuova spinta a Rieti come città nel panorama delle mete turistiche culturali italiane. Intendo ringraziare il gruppo di lavoro, guidato dal dirigente del settore ing. Stefano Berton, che con abnegazione e professionalità si è generosamente speso nell’elaborazione e nella definizione di questo importante e impegnativo progetto. Non può essere infine trascurato il fondamentale apporto collaborativo dei progettisti e dei partner privati che, in tempi ristretti, hanno fornito un contributo sostanziale e di grande qualità”.