Tracce di Roma, di AS Roma vera. Quella che negli ultimi anni, tra soprattutto Mourinho prima e DDR, è diventata istituzione dell’Europa del giovedì. Qualcuna con cui tutti, tutti coloro che ambiscono a vincere la seconda coppa continentale UEFA, devono fare i conti. A Londra l’ha fatto vedere. Ha spiegato perché. Ha palesato tutta la sua pasta, la sua stoffa. Quella di calciatori che nelle proprie redini e nel proprio CV hanno questo tipo di attributi, personalità, esperienza da grandi palcoscenici come un Tottenham Hotspur. I Paredes, N’Dicka ma soprattutto Mats Hummels, ora sì, risorsa finalmente valorizzata. Che accompagnano il ciclo dei Mancini in attesa di recuperare capitan Pellegrini. Roma tosta, vera, gagliarda, testaccina. Già immagine e somiglianza del suo allenatore, Sir Claudio. Sir vero, perfetto nelle sue acque. Equilibri e carattere. Tattica e testa. La sua ricetta, già funzionante. Il navigatissimo Ranieri ha saputo toccarne le corde giuste e rilanciare una Roma in piena transizione in un’annata nata in maniera disastrosa, stagione che vede fin qui i giallorossi in mesta parte destra di classifica post Juric, un campionato in salita e posizione distantissima dalle primissime dove viaggiano e corrono forti in tantissime. C’è da ritrovare il popolo giallorosso, da riconquistarlo, per tentare di sterzare e scalare. Ma se scalare diventa complicato o quantomeno va fatto un passo alla volta, adesso l’imperativo diventa proprio sterzare. Che Londra possa esser un punto di svolta? Compattezza, prestazioni, presente. Poi ci sarà tempo per pensare al futuro, nei mesi. Un futuro che parlerà sempre Ranieri, prossimo dirigente, una vita romana e romanista.
Sport
1 Dicembre 2024
Editoriale AS Roma, gagliarda e testaccina: a Londra la svolta 24/25?