SEOUL – Il presidente sud coreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato stanno, in diretta televisiva, che la misura della legge marziale è resa necessaria per proteggere la Corea dalle “forze comuniste”. Il leader del partito conservatore, ha spiegato che la misura estrema è stata emanata “per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato”.
Una comunicazione che ha lasciato il Paese intero di stucco e che è stata accompagnata da pesantissime accuse alle forze di opposizione. Il partito democratico, secondo il presidente Yoon Suk Yeol, starebbe controllando il Parlamento, paralizzando tutte le attività di governo. I membri dell’opposizione sono inoltre stati apertamente accusati di essere simpatizzanti del regime nordcoreano di Pyongyang.
“Senza riguardo per i mezzi di sostentamento del popolo – ha poi spiegato ancora il presidente – il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per il bene dell’impeachment, di indagini speciali e per proteggere il loro leader dalla giustizia”. La decisione, estrema, è stata prontamente condannata sia dall’opposizione che dallo stesso partito conservatore che la giudicata “sbagliata” e che sarà fatto di tutto per bloccarla.
Il partito d’opposizione, da parte sua, ha invece subito dichiarato che convocherà una riunione d’emergenza del parlamento per discutere immediatamente del futuro del Paese.