Il rapporto tra la proprietà Terracciano e la piazza del Latina è ormai ridotto all’osso, ormai ai minimi termini. Anche in settimana, anche nelle ultime ore, pesantissima contestazione del popolo nerazzurro al suo patron: la città e le sue piazze più importanti sono state infatti tappezzate da striscioni, manifesti e volantini esprimenti dissenso verso chi gestisce il club. Riecheggia ovunque il “Terracciano Vattene”. Una contestazione che dunque esula evidentemente pure dai risultati stessi: il colpo e l’avvento di un tecnico esperto e navigatissimo come Boscaglia preso per risollevare le sorti tecniche di una stagione in C partita malissimo e che ha visto l’esonero di Padalino non ha a quanto pare sistemato alcuna questione o alcun rapporto tra piazza e società. E pensare che dopo due pesanti ko come quelli a cavallo tra Crotone e Trapani sabato era arrivata una vittoria che quantomeno dal punto di vista prettamente tecnico può significare resurrezione: il sorprendente due a zero all‘AZ Picerno, una delle compagini migliori della categoria. Non è bastato, evidentemente. Perché la piazza ha rilanciato. Che quest’anno l’ambiente resti tumultuoso non fa più mistero o novità, dopo i fatti d’ottobre col confronto post Benevento tra frangia più calda o esuberante della tifoseria ed il direttore sportivo Patti col centro sportivo sotto assedio. Al centro dei dissidi, che sono dunque come ormai raccontiamo da settimane e mesi continuati nel corso della stagione, decisioni passate, estive: il passaggio a quel nuovo logo mai apprezzato dall’antica tradizione nerazzurra e la grande campagna marketing sulle nuove particolari maglie senza aver però investito quanto e a dovere (questo sempre il pensiero della tifoseria) sull’aspetto tecnico, il materiale, l’allestimento dell’organico per la stagione 2024/25. Il Latina inteso come gruppo squadra nel frattempo, in un contesto come questo e per certi versi surreale, prosegue la preparazione: nel weekend la sfida al Potenza, il palio altri punti pesanti per uscire da zone calde e delicate della classifica.
