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    Ambiente, Economia e Lavoro
    4 Dicembre 2024
    Transizione green, Edison Next taglia le emissioni dello stabilimento Michelin di Cuneo

    Inaugurato il sistema di decarbonizzazione ed efficientamento energetico del più grande sito di produzione pneumatici in Europa occidentale

     

    ROMA – Edison Next taglia le emissioni dello stabilimento della Michelin a Cuneo, in Piemonte. E’ stato inaugurato un sistema di impianti per la decarbonizzazione e l’ottimizzazione dei consumi energetici del più grande sito del gruppo in Europa occidentale per la produzione degli pneumatici. Obiettivo abbattere le emissioni di CO2 di circa 18mila tonnellate l’anno. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, e il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna. Il sistema di interventi realizzati da Edison Next – la società del gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione energetica – permetterà allo stabilimento Michelin di Cuneo di anticipare il raggiungimento dell’obiettivo al 2030 di riduzione delle emissioni del 50% rispetto al 2010 e di avanzare verso il successivo target di neutralità carbonica entro il 2050 potendo contare su un impianto già predisposto all’utilizzo di biometano e idrogeno. “Il nuovo impianto di trigenerazione realizzato da Edison Next è un passaggio fondamentale nel percorso di decarbonizzazione dello stabilimento di Cuneo – afferma Simone Rossi, direttore della fabbrica Michelin piemontese – siamo già vicini all’obiettivo che il gruppo ci ha dato a orizzonte 2030, ovvero dimezzare le emissioni di CO2 rispetto al 2010, e oggi siamo a -47%; questo impianto ci permetterà di raggiungere questo traguardo con largo anticipo e di mettere nel mirino i prossimi obiettivi. Dopo aver festeggiato i 60 anni di attività lo scorso anno e avere inaugurato l’Hub innovazione del Cim 4.0, questa nuova tappa è un’ulteriore conferma dello spirito innovativo dello stabilimento di Cuneo, che continua a recitare un ruolo di primissimo piano all’interno del gruppo Michelin e nel panorama manufatturiero italiano”. “Siamo molto lieti di aver raggiunto un’altra importante tappa del percorso che abbiamo avviato con Michelin Italiana circa tre anni fa – osserva Giovanni Brianza, ceo di Edison Next –, la messa in esercizio di questi impianti presso lo stabilimento Michelin di Cuneo rappresenta la dimostrazione concreta di come, lavorando in partnership, sia possibile dare vita a dei percorsi che rispondano agli obiettivi di sostenibilità delle singole aziende e che trasformino la decarbonizzazione in uno strumento per aumentare la loro competitività sui mercati di riferimento. Per questo progetto Edison Next ha attivato sinergie territoriali e messo in campo la propria piattaforma di servizi e competenze con l’obiettivo di mettere a disposizione di Michelin tutte le tecnologie necessarie per traguardare gli obiettivi di medio periodo, integrando già la flessibilità necessaria per poter rispondere a quelli di lungo”. Allo stabilimento Michelin di Cuneo, in grado di produrre 13 milioni di pneumatici per vetture all’anno, Edison Next ha installato e messo in esercizio un impianto di trigenerazione ad alta efficienza e flessibilità di potenza pari a 23 MWe in grado di generare contemporaneamente energia elettrica, vapore per la produzione degli pneumatici e acqua destinata al riscaldamento e raffrescamento. A questo impianto di trigenerazione si aggiunge un sistema integrato di produzione di energia termica tramite un gruppo di caldaie, di cui una alimentata a biomassa legnosa da filiera corta certificata, valorizzando così le risorse e le sinergie a livello territoriale e contribuendo ulteriormente agli obiettivi di sostenibilità del progetto. Edison Next ha installato tre impianti fotovoltaici – uno a terra e due sulle pensiline dei parcheggi – che alimentano la rete elettrica dello stabilimento. In questo modo lo stabilimento produttivo è sostanzialmente autonomo da un punto di vista del fabbisogno energetico: il 97% dell’energia necessaria è infatti autoprodotta e circa il 16% proviene da fonti rinnovabili, permettendo una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 18mila tonnellate all’anno. Inoltre, gli impianti sono già stati pensati per aumentare nel tempo la quota green. In particolare, l’impianto di trigenerazione è già predisposto per l’impiego di biometano al 100% e di idrogeno al 10%.