CIVITA CASTELLANA – Una grave situazione di abuso professionale viene denunciata dal segretario generale Cisas, Mario Perazzoni che punta il dito: “Presso l’ambulatorio di odontoiatria del distretto C di Civita Castellana, viene utilizzato personale infermieristico come ASO (assistente studio odontoiatrico).”
Entrando specificamente nella norma Perazzoni spiega: “Gli infermieri non hanno più titolo per occuparsi di assistenza odontoiatrica presso i reparti di odontoiatria all’interno degli ospedali/case di cura da quando è uscito il DPCM del 9 Febbraio 2018 con il quale è stata istituita la nuova figura professionale dell’ “assistente di studio odontoiatrico”, ossia del profilo abilitante a queste funzioni.
Poche persone si sono accorte di questa normativa e, abusivamente, si fanno lavorare gli infermieri come assistente allo studio dentistico.
All’art. 1 si legge:… “L’Assistente di studio odontoiatrico é l’operatore in possesso dell’Attestato conseguito a seguito della frequenza di specifico corso di formazione ….che svolge attività finalizzate all’assistenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore durante la prestazione clinica, alla predisposizione dell’ambiente e dello strumentario, all’accoglimento dei clienti ed alla gestione della segreteria e dei rapporti con i fornitori.”
All’art. 3 si legge inoltre:“L’Assistente di studio odontoiatrico svolge la propria attività negli studi odontoiatrici e nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni odontostomatologiche”.
Dall’introduzione del profilo in data 21/04/2018 con un inquadramento contrattuale di assistente alla poltrona, nessuno può fare assistente alla poltrona se non è ASO e quindi, non è in possesso del relativo attestato di formazione.
Eppure nei reparti di odontoiatria e negli ambulatori delle strutture accreditate e pubbliche, lavorano, come ASO, gli infermieri.
Ma nessuno ha detto loro ed ai direttori sanitari e in modo specifico, alle Coordinatrici Infermieristiche, che non è più possibile questa pratica?
Se le normative vengono scritte senza tenere conto dei lavoratori, delle problematiche, del diritto del lavoro, delle leggi pregresse, accade che ci si dimentica di passaggi importanti e tra questi i problemi dei lavoratori. Eppure le normative non si scrivono in un giorno. Il profilo dell’ASO, è stato elaborato, corretto, discusso e rivisto dal 2011 al 2017, fino a quando, cioè, non è stato approvato in conferenza stato-regioni.
Ci sono voluti 6 anni di lavoro da parte dei Ministeri della Salute, del lavoro, dell’Economia, delle Finanze che hanno voluto interfacciarsi con l’Ordine dei Medici.
Uno degli errori basilari è stato quello di non aver previsto corsi di riqualificazione per i lavoratori che appartengono a professioni normate e che vorrebbero lavorare come ASO (a titolo esemplificativo, non esaustivo, il laureato in scienze infermieristiche, l’igienista dentale, il dentista, l’odontotecnico).
In questo momento, quindi, nei reparti e ambulatori di odontoiatria lavora personale che, per la legge, commette abuso di professione.
Nessuno si ricorda che la legge contro l’abusivismo punisce sia chi è abusivo che chi mette in condizione di commettere abusivismo? Cosa si aspetta per risolvere il problema?
I direttori sanitari degli ospedali, lo sanno? E se lo sanno, perché fanno finta di niente? Con la presente si chiede che venga riconosciuto il DPCM e che tutti gli infermieri vengano utilizzati solo per le funzioni della qualifica posseduta.”